Sì ai portali di ingresso alla Chinatown di via Sarpi: ma saranno mobili

La "Chinatown" di Milano, ossia via Sarpi, avrà i suoi portali di ingresso, su modello di altre zone simili in diverse città del mondo. Ma, a differenza da quanto previsto inizialmente dal progetto, le porte dovranno essere mobili, montabili e smontabili facilmente. Lo ha deciso il Consiglio di zona 1, che ha dato un prima via libera che dovrà poi essere avallato dalla commissione consiliare Commercio e attività produttive con l'assessore Franco D'Alfonso. L'ok definitivo potrebbe arrivare dopo Pasqua.
La proposta di dotare via Sarpi di portali di ingresso – chiamati paifang – era stata avanzata dalla comunità cinese presente nella zona già da qualche mese, e ha ricevuto impulso dalla nomina della nuova console, Wang Dong. I cinesi presenti nella via sono per lo più commercianti, ristoratori e grossisti, mentre i residenti restano per la maggior parte italiani. Anche per questo alcuni di loro, riuniti nel comitato Vivisarpi, si sono da sempre opposti al progetto di "marchiare" la zona con un simbolo della comunità cinese. Un concetto espresso anche da Nicolò Mardegan, coordinatore cittadino di Nuovo Centro Destra: "L’assessore D’Alfonso e la giunta pd hanno deciso di svendere il quartiere ai commercianti cinesi senza confrontarsi con i residenti. Faremo il possibile in ogni sede per far sentire la nostra voce contraria a questo progetto razzista, folle e dannoso".
Pronti i rendering di tre portali
Intanto, in attesa del via libera definitivo, sono stati mostrati tre rendering dei portali realizzati da altrettanti architetti. Le associazioni commercianti che hanno sostenuto il progetto, Ales e Uniic, precisano che c'è la sostenibilità economica. Restano da superare alcune divergenze: un'altra associazione di commercianti, Sarpi doc, ha presentato una proposta concorrente – un portale verde – che però è stata bocciata. Sarpi doc ha anche pensato a un festival musicale, a una mostra di libri e ad altri eventi: di contro, Ales ripsonde con un aperitivo fino a mezzanotte in programma per il 13 giugno. Dal Consiglio di zona arriva un invito a superare le divisioni, precisando che sosterranno ogni "iniziativa che promuova integrazione e commercio nel quartiere". Resta il vincolo per i "portali del dragone", che dovranno essere installati solo in relazione "a specifici eventi".