Sgomberi al Corvetto, donna incinta perde il bambino: “Colpita dagli agenti”
Una donna di 37 anni, incinta di sette mesi, sarebbe stata colpita dalle manganellate della polizia durante gli scontri di martedì mattina al Corvetto, a Milano, perdendo il suo bambino. Dopo le anticipazioni arrivate dall'Associazione contro gli abusi in divisa (Acad) e su Twitter, ne ha dato conferma il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, titolare del fascicolo sugli scontri del Corvetto. Il magistrato ha detto di aver "ricevuto l’informazione dall’ospedale", la clinica Mangiagalli di Milano, e di "aver disposto accertamenti in merito". La donna, una romena di 37 anni già madre di 4 figli, è stata accompagnata giovedì notte in ospedale da un uomo, che aveva poi diffuso la notizia. Secondo i medici della clinica, comunque, la donna non presenterebbe segni di percosse. Adesso si attendono gli esami istologici sul bambino per conoscere i motivi che hanno portato all'aborto.
La donna ripresa nel video degli scontri
In uno dei video sugli scontri si vede la donna, in lacrime, raccontare l'aggressione da parte delle forze dell'ordine. La 37enne era intervenuta per proteggere una bambina che rischiava di essere coinvolta nei tafferugli, ma è stata colpita da un agente. La giornata di martedì, dopo gli scontri della mattina in seguito allo sgombero di due centri sociali e di alcuni alloggi popolari, era proseguita all'insegna della tensione. Martedì sera c'erano stati nuovi incidenti tra le forze dell'ordine ed esponenti dei centri sociali vicino al carcere di San Vittore e a Porta Genova.