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Sgarbi candidato sindaco di Milano: “In giunta Ruby ed Efe Bal” (FOTO)

Vittorio Sgarbi ha ufficializzato davanti ai giornalisti la sua candidatura a sindaco di Milano per le Comunali del 2016. Non sono mancate le provocazioni: “Straccerò il bollettino per pagare le imposte, perché con i soldi vengono fatte cose come il Padiglione Italia all’Expo”. E ancora: “Portiamo i migranti all’Esposizione universale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Vittorio Sgarbi fa sul serio. Il critico d'arte, attuale assessore del Comune di Urbino e ambasciatore delle arti all'Expo per conto di Regione Lombardia, lunedì ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Milano per le prossime Elezioni Comunali del 2016 a Milano. Gli annunci delle scorse settimane hanno trovato conferma in un incontro con i giornalisti al Circolo della stampa di Milano, durante la quale Sgarbi ha anche presentato il suo simbolo: il nome di Sgarbi, sottolineato, campeggia sotto al simbolo della città di Milano.

Pirotecnica come al solito la conferenza stampa di Sgarbi, abituato a sorprendere con le sue uscite – una sorta di ossimoro che però per il critico d'arte è ormai un marchio di fabbrica -: "Straccerò il bollettino per pagare le imposte, perché con i soldi vengono fatte cose come il Padiglione Italia all’Expo", ha detto tra le altre cose Sgarbi, che con l'Esposizione universale – e in particolare con una delle tante rassegne organizzate al suo interno, ossia il padiglione Arts e food del suo collega Germano Celant – non è mai stato tenero. Le motivazioni che hanno spinto Sgarbi a candidarsi a sindaco non sono politiche: piuttosto, ha spiegato il critico, "mi sembra assurdo lasciare la città di Milano senza un’idea, senza un progetto. Non ho alcun partito dietro e non ne voglio".

Milano, Sgarbi candidato sindaco: "In giunta Ruby ed Efe Bal"

Il candidato sindaco ha anche parlato della questione profughi: "Portiamoli all’Expo, facciamolo diventare l’esposizione dei migranti". E sul suo programma aveva detto qualche tempo fa a Radio 24: "Serve qualcuno come me, deciso a fare di Milano la prima città italiana. Milano, oggi senza testa, sarà come Parigi. Occorre innalzare il prestigio culturale di una città che è Teatro alla Scala, è Triennale, è Brera, è Piccolo. Il programma? Sarà Milano città delle cento meraviglie. Pensate che all’Expo a Palazzo Italia l’unica opera che hanno portato è la Vucciria di Guttuso. Mentre io con Oscar Farinetti ho fatto arrivare (a Eataly) più di duecento capolavori da tutto il Paese".

Infine, un accenno alla sua squadra. Intervistato da David Parenzo Sgarbi aveva detto di voler mettere su una "giunta pazzesca, con Ruby – alias karma El Mahroug, ndr – alle Pari opportunità ed Efe Bal al Lavoro". Per capire se si tratterà dell'ennesima uscita provocatoria o di un'intenzione più seria bisognerà però aspettare un anno.

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