Sfregiò l’ex fidanzato con l’acido: Sara Del Mastro condannata a 7 anni e 10 mesi
Sara Del Mastro, la donna che nel maggio del 2019 ha sfregiato l’ex fidanzato con l’acido, è stata condannata a 7 anni e 10 mesi di reclusione. La decisione è stata presa dal tribunale di Busto Arsizio, davanti al quale la donna, 39 anni, ha scelto di farsi processare con il rito abbreviato. L'accusa aveva chiesto 9 anni di condanna per la donna: alla lettura della sentenza la vittima della 39enne, il suo ex, non ha nascosto la propria amarezza per la pena inflitta.
Una perizia aveva stabilito che la Del Mastro era capace di intendere e volere
L'aggressione avvenne a Legnano, in provincia di Milano, la sera del 7 maggio dello scorso anno. La Del Mastro aggredì con dell'acido solforico il 31enne Giuseppe Morgante, sfigurandolo. Nella precedente udienza erano arrivati gli esiti della perizia psichiatrica a cui la Del Mastro era stata sottoposta: i periti avevano certificato che la donna era pienamente capace di intendere e di volere al momento dell'aggressione, una circostanza che aveva soddisfatto l'avvocato della vittima, il legale Domenico Musicco, che si aspettava una sentenza dura nei confronti dell'imputata. In realtà, però, i giudici hanno escluso la premeditazione, facendo così ottenere uno sconto di pena all'imputata rispetto alle richieste dell'accusa.
L'aggressione al culmine di pedinamenti e stalking
Sara Del Mastro aveva aggredito Morgante, con cui aveva avuto una breve relazione, al culmine di un atteggiamento persecutorio che era durato per settimane, fatto di pedinamenti e telefonate ossessive. L'ex ragazzo l'aveva denunciata per stalking due settimane prima dell'aggressione, ma questo non aveva impedito che la 39enne, incontrandolo con la scusa di parlare, gli rovesciasse addosso un bicchiere di acido, colpendolo a un occhio, al torace e a una mano. La donna si era poi costituita in caserma a Legnano ed era stata arrestata la sera stessa dell'aggressione. In seguito aveva chiesto di patteggiare cinque anni di condanna, richiesta che era però stata negata dal giudice.