Severino Antinori lascia il carcere e torna ai domiciliari: lo ha deciso il gip
Severino Antinori ha lasciato il carcere di Regina Coeli dove si trovava dalla scorsa settimana ritornando agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Roma. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano Giulio Fanales, accogliendo così le richieste dei legali del ginecologo. Antinori è stato arrestato lo scorso 13 maggio con l'accusa di aver prelevato otto ovuli a una giovane infermiera spagnola contro la sua volontà. Il gip Fanales aveva già disposto i domiciliari per il medico, poi tramutati in custodia cautelare in carcere dopo che Antinori aveva rilasciato delle interviste dalla sua abitazione, violando così il divieto di "comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano o lo assistono".
Antinori si difende: "L'infermiera era consenziente"
Antinori, 71 anni, a livello fisico sembra molto provato dalla bufera giudiziaria che lo ha investito: da quando è stato arrestato ha già accusato due malori. Alle accuse della 23enne spagnola, che lo hanno portato all'arresto e hanno fatto scattare il sequestro per la sua clinica milanese Matris (dove sarebbe avvenuto il prelievo "forzato"), Antinori ha sempre ribattuto colpo su colpo: la sua tesi è che la ragazza fosse consenziente al momento dell'operazione di ovodonazione alla quale si è sottoposta lo scorso aprile.
Domani il Riesame decide sul ritorno in libertà di Antinori
Contro il ritorno ai domiciliari di Antinori si erano espressi il procuratore aggiunto Nunzia Gatto e il pubblico ministero Maura Ripamonti, che sostengono l'accusa. Adesso, per domani, si attende invece il pronunziamento del tribunale del Riesame: dovrà decidere sul ritorno in libertà di Antinori, sulla revoca della misura interdittiva scattata nei suoi confronti dopo l'arresto e sul dissequestro della clinica Matris e del materiale biologico lì presente (gameti e ovuli), portati via dai carabinieri.