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Sette chili di tritolo e armi nel garage di un pregiudicato morto a dicembre: la scoperta a Ferno

I carabinieri hanno scoperto un arsenale nel garage di un pregiudicato morto lo scorso dicembre a Ferno, in provincia di Varese. Nel box della sua abitazione l’uomo, un 70enne che al momento del decesso si trovava agli arresti domiciliari per estorsione, custodiva sette chili di tritolo, un fucile a canne mozze e una pistola con matricola abrasa. Sono in corso indagini per capire chi potesse essere a conoscenza del nascondiglio.
A cura di Francesco Loiacono
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Esplosivo, armi e munizioni. Tutte nascoste nel garage dell'abitazione di un pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari. È quanto hanno scoperto i carabinieri di Lonate Pozzolo nell'abitazione di Nicodemo Abbruzzese, 70enne originario di Cirò (in provincia di Crotone) e residente a Ferno, nel Varesotto. Non è però chiaro se a nascondere l'arsenale sia stato il 70enne, che per altro non può più difendersi da eventuali accuse: la scoperta dei militari dell'Arma è arrivata infatti circa quattro mesi dopo la morte di Abbruzzese, deceduto il 23 dicembre dello scorso anno.

Oltre al tritolo scoperti un fucile a canne mozze e una pistola

Questo l'elenco di quanto trovato dai carabinieri nel garage del 70enne: sette chili di esplosivo ad alto potenziale, nello specifico tritolo, una pistola calibro 6.35 con la matricola abrasa e un fucile a canne mozze calibro 12, oltre a numerose munizioni per entrambe le armi. L'esplosivo è dello stesso tipo di quello utilizzato da un'azienda toscana per estrarre materiale all'interno di una cava. Non è chiaro come sia finito nel garage del 70enne né in che modo avrebbe potuto essere utilizzato. Gli artificieri anti sabotaggio del Nucleo investigativo di Milano lo hanno fatto brillare in un luogo sicuro.

Adesso le indagini sull'inquietante ritrovamento, coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Milano, vanno avanti per cercare di capire chi potesse sapere della presenza dell'esplosivo e delle armi nell'abitazione di Abbruzzese. L'uomo era stato arrestato il 4 settembre dello scorso anno per estorsione nei confronti di una pizzeria d'asporto gestita da titolari di origine egiziana. Assieme al 70enne erano state arrestate in concorso altre persone. Ma gli inquirenti stanno cercando di capire se possano esserci legami tra l'esplosivo e alcuni arresti effettuati sempre nella zona di Ferno a ottobre dello scorso anno: in quella circostanza finirono in manette per traffico e spaccio di droga 15 persone, tra cui un pregiudicato già condannato per associazione mafiosa e ritenuto affiliato alla locale di ‘ndrangheta operante a Legnano e Lonate Pozzolo, tra le province di Milano e Varese.

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