Sesto, niente cittadinanza a Segre: informatico pubblica foto della senatrice sul sito del sindaco
Una grande foto di Liliana Segre sulla home page del sito del sindaco di Sesto San Giovanni per protesta contro il no del consiglio comunale alla cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. È l'ingegnosa trovata di un informatico sestese che ha espresso così il suo dissenso nei confronti della decisione dell'amministrazione comunale. Un atto del tutto legale. L'uomo si è accorto infatti che il dominio del sito della campagna elettorale del 2017 del sindaco di centrodestra, Simone Di Stefano, era scaduto e disponibile. Così lo ha acquistato e ha pubblicato l'immagine della senatrice a vita, scrivendo "il consiglio comunale di Sesto nega la cittadinanza a Liliana Segre".
Sesto San Giovanni, informatico pubblica la foto di Liliana Segre sul sito del sindaco di centrodestra
"Vi presento il nuovo (vecchio) sito della campagna elettorale del nostro sindaco", ha scritto su Facebook l'autore del gesto, spiegando di non aver affatto "hackerato" il sito del primo cittadino, ma di aver semplicemente comprato il dominio distefano2017.it per pochi euro. Un'azione perfettamente legale. "Il sito non è stato per nulla “hackerato” (non sono così bravo), era solo scaduto il dominio e libero, e l’ho acquistato", ha scritto. La foto pubblicata sulla homepage è stata poi rimossa, una volta raggiunto l'obiettivo della protesta.
Rifiutata la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita: "Non ha a che fare con la storia della città"
La polemica politica nella ex "Stalingrado d'Italia" è scoppiata dopo che il Consiglio comunale ha bocciato "la manifestazione di intenti presentata dal M5s e accolta da tutta l'opposizione" che proponeva di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita, sopravvissuta all'età di 13 anni all'orrore del campo di concentramento di Auschwitz e recentemente vittima di minacce, tanto da essere stata messa sotto scorta. Secondo il primo cittadino di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, "Liliana Segre non ha a che fare con la storia della nostra città" e per la proposta dell'onorificenza sarebbe stata "strumentale".