Sesso sui cartelloni pubblicitari: la pubblicità rimossa a Napoli appare a Milano
Una scena di sesso su un cartellone pubblicitario. Dopo Napoli, la pubblicità di un brand d'abbigliamento è sbarcata a Milano. E anche qui è destinata a suscitare polemiche. Il cartellone, che secondo quanto riporta "Affaritaliani.it Milano" è apparso a un incrocio su viale Forlanini, vicino all'aeroporto di Linate, ritrae un uomo e una donna completamente nudi su un divano, immortalati in inequivocabili atteggiamenti sessuali. C'è anche un dettaglio, non indifferente ai fini delle polemiche: il fatto che l'uomo prenda la ragazza, girata di schiena, per i capelli.
A Napoli la pubblicità era stata rimossa dopo le polemiche
Lo stesso cartellone a Napoli era apparso negli scorsi giorni davanti all'ingresso dell'ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon, provocando veementi reazioni, soprattutto dovute alla posizione della pubblicità. A seguito delle stesse, il Comune di Napoli aveva rimosso il cartellone, mentre il brand di abbigliamento – che per la cronaca è l'italiano Erick Evans – aveva pubblicato sulla propria pagina Facebook una nota per scusarsi, informare di aver rimosso tutti i 200 cartelloni affissi e al tempo stesso difendersi dalle accuse di sessismo che gli erano piovute addosso: "Ci teniamo però a precisare che in nessun modo la nostra campagna è volta ad offendere minimamente la figura femminile ne tanto meno a sminuirla. Il CONCEPT del nostro brand – si legge su Facebook – è incentrato quasi interamente sulla figura della donna forte ed indipendente e che non ha paura di ostentare la sua femminilità. In un mondo in cui ogni giorno ci svegliamo ed apprendiamo purtroppo notizie di femminicidio ed eventi similari la nostra voleva essere una rivolta con l’intento di elogiare la parità dei sessi in modo un po’ estremo forse certo ma pur sempre lecito".
Il dibattito: è sessismo o è solo sesso?
Se e come la foto in questione elogi la parità tra i sessi è argomento di discussione. L'assessore alle Politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino, sollecitato dall'autore dell'articolo, Fabio Massa, ha già annunciato l'intenzione di rimuovere il cartellone incriminato. Sull'accusa di sessismo, recentemente indirizzata anche a una pubblicità del brand di gioielli Pandora, non tutti sono però d'accordo: c'è chi sostiene che si tratti di una semplice scena di sesso e che le posizioni dei due modelli siano dovute a questioni prettamente anatomiche. Majorino, però, è pronto anche a essere etichettato come "bacchettone": "Non mi piace che un bambino di 7 anni la veda".