Sesso con minori, Fumagalli dopo la condanna: “Ero sicuro fossero ventenni”. Il legale: “Faremo ricorso”
È abbattuto per la condanna, ma continua a ribadire con fermezza la sua convinzione: "Quei ragazzi avevano detto di essere maggiorenni". Il volto noto delle tv locali Corrado Fumagalli, all'indomani della condanna a due anni (con pena sospesa) per l'accusa di prostituzione minorile, attraverso il proprio legale Benedetto Maria Bonomo fa sapere di non volersi arrendere. L'avvocato, interpellato da Fanpage.it, preannuncia ricorso: "Ricorreremo in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza".
Fumagalli è rimasto coinvolto in un vasto giro di prostituzione minorile portato alla luce a partire dallo scorso gennaio dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani. Le indagini hanno portato a diversi arresti e ad altre condanne: ieri assieme a Fumagalli sono stati condannati sempre a due anni anche il parroco bergamasco Don Diego Rota, Sergio Madureri e Francesco Bellone, altre quattro persone coinvolte nella stessa inchiesta. Per tutti le condanne del giudice sono state inferiori a quanto richiesto dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.
Fumagalli era finito ai domiciliari a febbraio
Fumagalli, che non si trovava in Italia al momento dell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti, era rientrato in patria lo scorso febbraio ed era stato posto ai domiciliari nella sua villa nel Bergamasco. Fin da subito il conduttore tv, creatore di trasmissioni famose come "Sexy bar" e figura di spicco nel mondo dell'eros a livello locale (ha anche partecipato alla fiera Bergamo Sex) ha affermato di essere sempre stato sicuro della maggiore età dei ragazzi con i quali aveva avuto dei rapporti sessuali.
L'avvocato: "Sequestrati migliaia di materiali porno, ma niente di illegale"
Fumagalli si è "fidato" del fatto che i ragazzi si fossero iscritti di loro spontanea volontà al sito di incontri dove poi è avvenuto il primo contatto, che prevede l'accesso solo per i maggiorenni. Inoltre, dall'elevato tenore di vita dei ragazzi e sulla base di quanto gli avevano riferito, credeva avessero 22 e 23 anni. L'ultimo elemento che accerterebbe la buona fede del presentatore è che, essendo lui un volto noto nella zona e nel mondo dell'eros, se avesse dubitato dell'età dei ragazzi non si sarebbe fatto vedere assieme a loro in un luogo affollato come un centro commerciale.
L'avvocato Bonomo aggiunge poi un particolare: "In casa del mio assistito, anche considerando il lavoro che svolge, sono stati sequestrati migliaia di materiali pornografici. Ma non è stato trovato nulla di illegale". Come dire, Fumagalli nel mondo della pornografia e del sesso si muove da anni e ne conosce bene il funzionamento e, soprattutto, i limiti "leciti".