Sesso con minori, Corrado Fumagalli nell’inchiesta: via agli interrogatori
Un prete, un allenatore di calcio, un sieropositivo di 56 anni e un noto presentatore televisivo delle tv locali lombarde, Corrado Fumagalli. L'inchiesta della procura di Brescia su un vasto giro di prostituzione minorile, che ha portato nelle scorse settimane a 12 arresti, si arricchisce di particolari sui presunti responsabili. L'ultimo nome uscito dalle carte del sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani è quello di Fumagalli, 49enne noto volto televisivo di trasmissioni come Sexybar, ma anche ex direttore di InterTv.
Inchiesta di Brescia, la posizione di Corrado Fumagalli
È proprio Fumagalli il dodicesimo destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che mancava all'appello nel blitz della settimana scorsa. Fumagalli si trova infatti in Brasile, Paese nel quale ha una villa e da cui proviene la moglie. Era lì da prima del blitz e secondo il suo avvocato Benedetto Bonomo, interpellato dall'Ansa, il presentatore potrebbe rientrare presto in Italia – forse già mercoledì – per chiarire la sua posizione davanti ai magistrati.
Negli interrogatori ascoltati il prete e il sieropositivo
Gli interrogatori davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci, che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare, sono difatti già partiti. Lunedì in tribunale a Brescia alcuni degli indagati sono stati ascoltati dal gip per chiarire la propria posizione in merito ad accuse decisamente pesanti. Tutti gli indagati sono infatti accusati di aver fatto sesso con minorenni in cambio di soldi, dopo averli conosciuti sui social network o in chat. L'inchiesta era venuta alla luce a metà gennaio con l'arresto di C.T., un 56enne di Collebeato, nel Bresciano, malato di Hiv e accusato di aver volutamente infettato decine di giovani facendo con loro sesso non protetto. L'arresto si era reso necessario per bloccare il contagio e aveva anticipato di qualche settimana la massiccia retata compiuta la scorsa settimana in tutta la Lombardia e anche in Emilia Romagna.
Di fronte ai magistrati però il sieropositivo, che in un primo interrogatorio si era rifiutato di rispondere, avrebbe negato di aver avuto rapporti sessuali con i minorenni: "Solo uno scambio di sms via Whatsapp", avrebbe spiegato. Davanti al gip è passato anche D.R., il parroco di Solza, nel Bergamasco, coinvolto nell'inchiesta. La Curia bergamasca lo ha sostituito per garantire alla comunità parrocchiale una guida in un momento sicuramente molto difficile. Il legale del prete, Roberto Bruni, ha detto che il suo assistito vive con "grande angoscia" la vicenda che lo vedrebbe coinvolto.
"Corrado Fumagalli è in Brasile: chiarirà la sua posizione"
Adesso si aspetta dunque che anche Fumagalli possa fornire i necessari chiarimenti e la sua versione dei fatti. L'ordinanza firmata dal gip descrive minuziosamente gli incontri tra il presentatore e i minorenni: "Fumagalli era solito invitare due ragazzi alla volta e consumare rapporti sessuali nella sua abitazione dopo aver offerto il pranzo e aver condotto le persone offese presso il centro commerciale Orio al Serio per fare acquisti". Secondo il gip teatro dei rapporti era la villa di Treviglio di proprietà di Fumagalli, descritta in maniera particolareggiata da alcuni dei ragazzini che avrebbero fatto sesso con l'uomo. Fumagalli per ogni prestazione sessuale pagava 50 euro e a un ragazzo avrebbe regalato anche un telefono cellulare per scambiarsi sms. Il presentatore, che non avrebbe mai nascosto la sua identità nel corso degli incontri, secondo il racconto di due minori aveva con loro incontri regolari, a cadenza bisettimanale: li passava a prendere nei pressi del teatro Gavazzeni a Bergamo, poi faceva fare loro una sauna e quindi li chiamava uno alla volta nella vasca idromassaggio per consumare rapporti. Dai ragazzini Fumagalli era indicato come il "gay famoso che paga bene" o "l'acceso tifoso dell'Inter".