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Senzatetto, l’idea del Comune di Milano: 350 euro al mese per le famiglie che li accolgono

Il Comune di Milano sta pensando a un bonus di 350 euro al mese per le famiglie che ospiteranno un senzatetto nelle loro abitazioni. Si tratta di un’idea già proposta in passato per i migranti. Intanto l’assessore Majorino ha presentato il piano freddo che scatterà dal prossimo 15 novembre: oltre 2.700 i posti letto per ospitare i senza fissa dimora milanesi.
A cura di Francesco Loiacono
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Un bonus di 350 euro al mese per ogni famiglia che dovesse accogliere un senzatetto. Questa una delle idee del Comune di Milano nell'ambito del "piano freddo" per i senza fissa dimora che scatterà il prossimo 15 novembre. Ad annunciarla l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, intervenuto ieri alla commissione consiliare presieduta dalla consigliera Angelica Vasile. Altre idee sono in attesa di una risposta dalla Regione Lombardia: come quella di aprire le 500 casette del campo base di Expo – teatro di uno scontro sull'accoglienza dei profughi – a senzatetto e famiglie sfrattate: "Abbiamo sempre pensato che il campo base di Rho Expo fosse utile proprio per questa finalità, come del resto l’ex ospedale di Garbagnate o l’ospedale militare di Baggio. Ora chiediamo a Regione Lombardia, che nella partita di accoglienza dei profughi ha sempre detto di no, di fare qualche cosa di concreto per le famiglie sfrattate e i senzatetto che perdono la casa perché non possono più pagare l’alloggio dove vivono".

Per Garbagnate il percorso dovrebbe essere più agevole, dal momento che si tratta di una proprietà demaniale. Per questi e gli altri interventi previsti per aiutare le persone in difficoltà si attendono gli 8,4 milioni previsti dal governo per Milano per azioni di inclusione sociale. La Commissione sarà convocata il primo dicembre per un aggiornamento sull’andamento del piano e sulle novità in fase di definizione: una riguarda gli animali di affezione,  spesso unici compagni di vita dei senzatetto. Quella più importante, però, è aprire ai senzatetto le case dei milanesi, così come già avvenuto per i profughi: a breve sarà disponibile un avviso pubblico per creare un elenco di famiglie idonee ad accogliere una persona senza fissa dimora nella propria abitazione.

Quanti e chi sono i senzatetto a Milano 

In base all’ultimo censimento realizzato da Fondazione De Benedetti, Comune e Terzo settore i senzatetto presenti a Milano sono complessivamente 2.637 di cui 531 che vivono per strada. Non si stimano incrementi significativi dal 2013 ad oggi. L'Istat parla di cifre superiori (12.004 persone), perché tiene conto anche di quanti pur vivendo in case altrui o in situazioni di ospitalità informale (e magari fuori dalle "regole"), sono nell’impossibilità o nell’incapacità di provvedere autonomamente al reperimento e al mantenimento di un’abitazione in senso proprio. La gran parte dei senzatetto è uomo (90 per cento) ed è di rovine straniera (70 per cento). La metà ha tra i 40 e i 59 anni. Il 45 per cento dei senza fissa dimora vive a Milano. I senzatetto censiti sono per lo più celibi (o nubili).

I numeri per segnalare chi è in difficoltà

La maggior parte dei senzatetto di Milano è ospitato presso la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci in viale Ortles 69. Si tratta dello storico e più grande dormitorio della città, che ospita all’anno circa 1.400 senzatetto. Attualmente la capienza del centro è di 487 posti letto, di cui 178 riservati a donne. In inverno il numero dei posti aumenta a 620. Proprio dalla casa di accoglienza è partito in via sperimentale il progetto di distribuire ai senzatetto una "tessera salvavita", contenente le informazioni più importanti sullo stato di salute dei senza fissa dimora.

Per l'accoglienza dei senzatetto Milano mette a disposizione oltre 2.700 posti letto, 4 unità mobili sui mezzi pubblici delle linee più sensibili, 18 unità mobili notturne, due unità mobili sanitarie e 8 centri diurni con 520 posti. Di fondamentale importanza per l'assistenza delle persone senza fissa dimora è il Centro aiuto Stazione Centrale di via Ferranti Aporti 2: si tratta di un hub che conta ogni anno 13.500 accessi e indirizza le persone in difficoltà verso i servizi socio assistenziali presenti in città, dai ricoveri alle mense per i poveri, dalle docce pubbliche ai guardaroba. Dal prossimo 15 novembre il Centro sarà aperto tutti i giorni con orario prolungato, dalle 8.30 alle 24 (il sabato e la domenica dalle 9). Per le segnalazioni di persone in difficoltà è possibile chiamare questi numeri: 02/88447645 – 02/88447646 – 02/88447647 – 02/88447648 – 02/88447649.

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