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“Se non mi sposi ti ammazzo”: arrestato a Milano stalker che perseguitava la ex compagna

Un uomo di 52 anni è stato arrestato a Milano, nel quartiere Niguarda, con l’accusa di atti persecutori nei confronti della ex compagna. Minacce, insulti e aggressioni andavano avanti da quasi tre mesi dopo che la loro relazione si era interrotta. La mattina dell’8 maggio il tentativo di rapimento che ha convinto la vittima a denunciare tutto ai carabinieri.
A cura di Simone Gorla
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Dopo la fine della loro relazione durata tre anni aveva iniziato a perseguitare la sua ex compagna arrivando a minacciarla di morte. Un uomo di 52 anni, italiano e con precedenti, è stato arrestato a Milano con l'accusa di atti persecutori nei confronti della donna, sua coetanea. L'incubo era iniziato alla fine di febbraio, quando la relazione si era interrotta. Un'allontanamento che l'uomo non aveva accettato e per questo aveva iniziato a tempestarla di chiamate, messaggi, email e minacce, fino ad appostarsi sotto casa sua e pedinarla.

La violenza e le continue minacce

La donna ha poi raccontato ai militari che il suo ex compagno da alcuni mesi era diventato aggressivo e violento. Per questo il 25 febbraio aveva deciso di interrompere la relazione, e quello stesso giorno erano iniziate le minacce: lo stalker aveva lanciato due vasi contro il portone del condominio e l'aveva aggredita urlando "se non mi sposi ti ammazzo", insultandola e minacciando di sfregiarla con l'acido. Per giorni si erano susseguiti gli appostamenti, i pedinamenti e le intimidazioni. A marzo il Questore era intervenuto con un ammonimento, che però non aveva fermato l'aggressore. Che nei giorni successivi era arrivato a seguirla al lavoro, al bar e persino dal parrucchiere.

Il tentato rapimento e la denuncia ai carabinieri

La persecuzione, secondo quanto riferito da Milano Today, è finita giovedì 9 maggio. Poco dopo le 7 di mattina lo stalker ha aggredito la sua vittima sotto casa sua – in zona Niguarda – cercando di trascinarla nella sua auto e portarla via. La 52enne è riuscita a opporre resistenza ed è stata salvata dai carabinieri, avvisati da alcuni passanti. A quel punto la donna, che per quasi tre mesi era rimasta in silenzio nella speranza che l'incubo finisse, ha trovato il coraggio di denunciare quanto le stava accadendo, facendo scattare le indagini e l'arresto.

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