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Scuola, circolare vieta agli alunni di tornare a casa da soli. La preside: “Li accompagno io al bus”

Dopo la circolare del ministero dell’Istruzione che vieta agli alunni di età inferiore di 14 anni di tornare a casa da soli, in molti istituti è scoppiato il caos. A Cunardo, in provincia di Varese, la preside dell’istituto Vaccarossi, Luisa Oprandi, ha deciso di accompagnare di persona i suoi alunni che devono tornare a casa con l’autobus.
A cura di Francesco Loiacono
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La circolare del ministero dell'Istruzione che, da quest'anno, vieta di far uscire da soli dalle scuole gli alunni di età inferiore a 14 anni, sta generando molta confusione in tante scuole. A Cunardo, in provincia di Varese, la preside dell'istituto Vaccarossi (che comprende scuola materna, primaria e secondaria di primo grado), Luisa Oprandi, ha deciso di accompagnare di persona i suoi alunni che devono tornare a casa con l'autobus. Oltre agli studenti che risiedono in paese, e che vengono presi all'uscita dai loro genitori, l'istituto è frequentato anche da molti bambini che provengono da fuori paese. Per non trovarsi in difficoltà rispetto alla circolare, la dirigente scolastica ha deciso di accompagnare di persona questi studenti alle fermate degli autobus: il suo compito termina una volta consegnati gli alunni a un altro adulto, che in questo caso è l'autista del bus in questione.

La preside ogni giorno è costretta a fare passeggiate "forzate" per accompagnare i suoi alunni

La preside ha dovuto organizzarsi: secondo quanto riporta il "Corriere", l'agenda delle sue "passeggiate forzate" per accompagnare i suoi alunni è molto fitta: "Il martedì e il giovedì accompagno ventiquattro studenti delle scuole primarie e secondarie a una fermata del bus che dista circa un chilometro dalla mia scuola – dice la preside – Il lunedì e il mercoledì i ragazzini hanno la mensa, ma ci sono tre studenti che non mangiano a scuola e quindi li devo accompagnare comunque. Il lunedì e il mercoledì mi tocca fare due uscite, alle 16 e alle 17, quando escono dalle lezioni pomeridiane 32 ragazzi. In questo caso la fermata è più vicina, dobbiamo scendere in un sottopasso e sulla strada provinciale troviamo il bus". Al di là del danno che la circolare del ministero rischia di comportare all'autonomia di ragazzini di 13 e 14 anni, non equiparabili a quelli che frequentano le elementari, ci sono anche altri problemi: capita infatti a volte che la dirigente non possa accompagnare di persona i suoi studenti. In questo caso a sostituirla non possono essere né i professori né i bidelli, e la preside è dunque costretta a cercare un altro adulto che la possa sostituire. I Comuni potrebbero venire incontro a questa nuova esigenza delle scuole, reclutando volontari: "Ho già fatto presente il problema ai sindaci interessati – ha spiegato la preside – ma nel frattempo non posso lasciarli andare via da soli".

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