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Scuola, a Pavia mancano 200 professori: l’esercito dei supplenti

Quasi tutto pronto per l’inizio dell’anno scolastico 2018-2019 in Lombardia. La ripresa delle lezioni è fissata per il 12 settembre. A Pavia, però, rischiano di rimanere scoperte 200 cattedre tra scuole medie e superiori: scontato il ricorso ai supplenti. Nessun problema per le scuole dell’infanzia, che riaprono mercoledì 5 settembre.
A cura di Redazione Milano
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Vacanze ormai agli sgoccioli per gli studenti lombardi, che torneranno dietro i banchi il 12 settembre. Qualche problema si preannuncia per gli studenti di Pavia, che potrebbero trovarsi come professori molti supplenti. Secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", infatti, molte cattedre rischiano di rimanere scoperte: solo una ventina dei 152 docenti delle medie che dovevano ottenere un incarico a tempo indeterminato sono stati nominati. Stessa situazione alle superiori dove, hanno ottenuto il tanto ambito posto fisso solo 32 dei 148 docenti che lo attendevano. Sono dunque oltre 200 i posti che resteranno vacanti e che dovranno essere coperti da supplenti, con i problemi che questo comporta per la didattica e naturalmente anche per gli insegnanti che si trovano a occupare una cattedra in via precaria.

Nessun problema, invece, per quanto riguarda i piccoli alunni delle scuole dell'infanzia. In questo caso, a Pavia come nel resto della Lombardia la data di inizio della scuola è fissata per mercoledì 5 settembre. L'assessore all’Istruzione Laura Canale ha assicurato che è tutto pronto: "Ho effettuato personalmente un giro di ricognizione nelle scuole materne e ho cercato di imporre una diversa tabella di marcia per quanto riguarda i lavori di pulizia e di sistemazione dei giardini, in modo da consentire un’apertura regolare". Nessun problema per quanto riguarda due delle questioni più problematiche, quella legata alle vaccinazioni (tutti i bambini risulterebbero in regola) e al pagamento della mensa scolastica: nonostante qualche ritardo da parte di alcune famiglie morose, a Pavia nessun bambino resterà senza il pasto, come avvenuto invece in passato a Corsico, nel Milanese.

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