Scritte a led contro i gay nei comuni lombardi: dopo Prevalle anche a Capriolo
In Lombardia ci sono due Comuni che hanno paura di un qualcosa che non esiste. Dopo Prevalle, piccolo centro del Bresciano, anche a Capriolo, comune di diecimila abitanti sempre in provincia di Brescia, il sindaco Luigi Vezzoli ha fatto scrivere sui pannelli informativi a led dislocati nel paese la seguente scritta: "L'amministrazione comunale è contraria all'ideologia gender".
Scritte a led contro i gay nei comuni lombardi: dopo Prevalle anche a Capriolo
Entrambi i primi cittadini, tutti e due leghisti, hanno così cavalcato una sorta di crociata che il Carroccio sta conducendo anche in Regione – con una mozione depositata giorni fa – contro l'ideologia gender, che nelle parole del sindaco di Capriolo sarebbe "un tema che sta entrando nel mondo della scuola in modo subdolo e strisciante". In una nota Vezzoli prosegue: "I figli sono un dono e hanno diritto ad avere due genitori, una mamma e un papà, e solo i genitori hanno il compito di educare i propri figli e di scegliere come vengano educati dalla scuola".
Insomma, il pensiero del primo cittadino sembra essere chiaramente contrario a questa "ideologia gender". Ma cosa sia, non lo spiega in maniera altrettanto chiara. Forse perché, come denunciano da tempo Arcigay e altre associazioni dell'universo Lgbt, l'ideologia gender non esiste. Lo aveva detto tempo fa, quando venne fuori il caso di Prevalle, il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto – "mi piacerebbe sapere cos’è l’ideologia gender, è un mistero assoluto: è come la Befana", aveva ironizzato -. Lo ha ribadito Arcigay Brescia: "Temiamo che questi pannelli diventino una moda nei comuni a guida leghista, sembra proprio che la becera tattica di instillare sospetto e paura verso il diverso non conosca battute d’arresto".