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Sciopero trasporti Milano: venerdì 24 marzo possibili disagi per tram, metro e autobus

Venerdì 24 marzo a Milano è stato indetto uno sciopero del trasporto pubblico locale da parte del sindacato Sol Cobas. Possibili disagi per metro, tram e autobus.
A cura di Francesco Loiacono
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Disagi in vista per i milanesi che si spostano con i mezzo pubblici per il prossimo venerdì 24 marzo. L’organizzazione sindacale Sol Cobas ha infatti proclamato uno sciopero di 4 ore del personale del Gruppo Atm. Lo riporta il sito dell'azienda trasporti milanesi in una nota ufficiale sul proprio sito internet. L'agitazione è prevista dalle ore 18 alle ore 22. Saranno pertanto possibili disagi per tram, autobus e metropolitana.

Lo sciopero del sindacato Sol Cobas anticipa di qualche giorno l'agitazione in programma per il 5 aprile: in quella giornata si fermano gli aderenti alle maggiori sigle sindacali, con disagi che si preannunciano ben più pesanti, anche se ancora non sono stati comunicati i dettagli.

Le motivazioni dello sciopero

Le motivazioni dello sciopero del Sol Cobas riguardano il futuro del trasporto pubblico locale a Milano. È un tema sul quale il dibattito politico è molto acceso: si è infatti vicini al rinnovo della gara pubblica per la concessione (prevista per legge). Il sindacato vede nel paventato spacchettamento di Atm in 5 società (superficie, metrò, parcheggi e sosta, bike sharing, car sharing) una mossa che preparerebbe il terreno per il subentro della società Busitalia (partecipata da Trenitalia) ad Atm per quanto riguarda il trasporto di superficie, e la fusione tra Atm e Trenord per quel che riguarda la metropolitana. Uno scenario che preoccupa, non poco, i lavoratori: "Gare d'appalto, spacchettamento Atm, fusioni, è la miscela esplosiva che, in assenza di una forte risposta dei lavoratori in termini di lotta, genererà grande scompiglio tra noi lavoratori e in tutti i settori aziendali – si legge in un comunicato del sindacato -. Con il possibile subentro del contratto Busitalia al contratto integrativo Atm, dovendo passare alle 39 ore settimanali, e con una secca riduzione di giorni di riposo annuali, un primo frutto marcio delle gare d'appalto saranno svariate centinaia di esuberi, anche e sopratutto nel personale viaggiante".

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