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Scala, rientra lo sciopero per la diaria in tournèe. I sindacati: “Confidiamo nell’impegno di Sala”

È rientrato lo sciopero minacciato dai sindacati del Teatro alla Scala. La mobilitazione era stata indetta per il 18 ottobre dopo il mancato accordo sull’adeguamento della diaria per le tournèe all’estero. Questa mattina si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fials e la direzione del teatro. Come anticipato da Fanpage.it, i lavoratori sono stati rassicurati sull’impegno, assunto anche dal sindaco Giuseppe Sala come presidente della Fondazione, di intervenire a livello giuridico insieme al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini inserendo una norma ad hoc nella finanziaria che permetta alla Scala di rivedere le indennità in autonomia superando le tabelle ministeriali.
A cura di Simone Gorla
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Interno del Teatro alla Scala di Milano
Interno del Teatro alla Scala di Milano (Flickr).

È rientrato lo sciopero minacciato dai sindacati del Teatro alla Scala per il 18 ottobre per il caso del mancato accordo sull'adeguamento della diaria per le tournèe all'estero. La mobilitazione è stata annullata dopo l'incontro che si è tenuto questa mattina tra i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fials e il sovrintendente Alexander Pereira e il direttore del personale Marco Amoruso. Come anticipato da Fanpage.it, il faccia a faccia è servito per fare il punto della situazione e rassicurare i lavoratori sull'impegno a intervenire a livello giuridico con una norma nella finanziaria che permetta al teatro di modificare le tabelle delle diarie con maggiore autonomia.

Sciopero dei lavoratori della Scala per le diarie: promessa una norma ad hoc in finanziaria

L'accordo stipulato a maggio tra direzione del teatro e sindacati, infatti, era stato bloccato dal consiglio di amministrazione perché non rispettoso della legge (la Scala è una fondazione privata, ma poiché riceve importanti finanziamenti pubblici deve sottostare alle norme del pubblico impiego). "Abbiano preso atto della situazione, ci hanno spiegato le motivazioni dello stop all'accordo che quindi ora è considerato decaduto per via della violazione di legge", ha spiegato a Fanpage.it Paolo Puglisi della Slc-Cgil. "Ora confidiamo nel sindaco Giuseppe Sala, che è anche presidente della Fondazione".

I sindacati: Confidiamo nell'impegno del sindaco Sala

Il cda è in scadenza il 28 febbraio e verrà rinnovato, quindi sarà il primo cittadino di Milano a poter dare continuità agli impegni presi. "Contiamo sul suo impegno – ha aggiunto il sindacalista -, abbiamo apprezzato le sue dichiarazioni alla stampa sul tema delle diarie e ci ha promesso di lavorare con il ministro Dario Franceschini per modificare la normativa. Poi ci rivedremo a gennaio quando la finanziaria sarà legge per vedere quali saranno gli effetti e valutare la situazione".

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