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Sbarcato a Malpensa inizia a tremare e sviene: corriere della droga muore in aeroporto

Due giovani corrieri della droga, arruolati dai trafficanti per disperazione e bisogno di denaro, entrambi di cittadinanza ghanese, sono stati scoperti nelle ultime ore all’aeroporto milanese di Malpensa. Uno dei due ha accusato un malore appena dopo l’atterraggio. Soccorso è trasportato in ospedale, è deceduto probabilmente a causa dello stupefacente che aveva ingerito.
A cura di Simone Gorla
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Due giovani corrieri della droga, entrambi di cittadinanza ghanese, sono stati scoperti nelle ultime ore all'aeroporto milanese di Malpensa. Uno dei due ha accusato un malore appena dopo l'atterraggio e ha perso la vita, probabilmente a causa dello stupefacente che aveva ingerito.

Appena sbarcato inizia a tremare: morto a Malpensa corriere della droga

Era uno dei tanti ragazzi senza futuro arruolati come muli dal narcotraffico. Un ghanese di 28 anni, appena sbarcato a Malpensa, si è sentito male e ha iniziato a tremare e sudare. Soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale già privo di sensi, l'uomo non ce l'ha fatta. Il pubblico ministero di Busto Arsizio Rossella Incardona ha disposto l'autopsia. L'ipotesi più probabile è che il 28enne  sia stato intossicato dallo stupefacente che aveva ingerito per riuscire a superare i controlli.

Malpensa, aveva ingoiato 56 ovuli di cocaina: arrestato

Un altro ghanese, di 32 anni, è stato arrestato a Malpensa poco dopo l'atterraggio. Aveva ingerito 56 ovuli di cocaina. La sua storia è stata resa nota dal quotidiano La Prealpina. Il giovane ha raccontato al giudice per le indagini preliminari bustocco Nicoletta Guerrero di essersi lasciato coinvolgere nel trasporto della droga per disperazioni. I quattromila euro ricevuti gli sarebbero serviti per poter riabbracciare la figlia primogenita, sottratta dai servizi sociali perché lui e la madre erano troppo poveri per poterla mantenere "Aveva solo un anno quando ce l’hanno portata via, il mio lavoro nel settore delle pulizie non basta. I miei suoceri, italiani, non hanno mai voluto aiutarci, non hanno mai accettato che la figlia avesse sposato un africano", ha spiegato l'uomo al giudice. Dopo una notte in osservazione è stato portato in carcere in attesa di giudizio.

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