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“Sappiamo dove vivi e chi è tua figlia”. Le minacce ad Antonio Conte per il suo passaggio all’Inter

Fa riferimento anche alla famiglia dell’allenatore dell’Inter Antonio Conte, con dettagli sulla vita della figlia e dei genitori, la lettera di minacce arrivata qualche giorno fa nelle sede del club nerazzurro. L’ex ct della Nazionale, messo sotto sorveglianza, ha avuto un colloquio con i carabinieri di Milano. L’ipotesi prevalente è che l’autore della missiva sia un mitomane, forse un tifoso avversario arrabbiato per il trasferimento.
A cura di Redazione Milano
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"Sappiamo dove vivi… Sappiamo chi è tua figlia". Fa riferimento anche alla famiglia dell'allenatore dell'Inter Antonio Conte, con dettagli sulla figlia della e dei genitori, la lettera di minacce arrivata qualche giorno fa nelle sede del club nerazzurro, che ha denunciato subito l'accaduto alle autorità, facendo scattare la sorveglianza nei confronti dell'ex ct della Nazionale e dei suoi parenti.

Minacce a Conte: nella lettera riferimenti a figlia e genitori

Secondo quanto riportato da "La Stampa", Conte nella giornata di ieri ha avuto un colloquio con i carabinieri del Nucleo investigativo. Ai militari ha detto di non sapere chi possa avergli inviato la missiva, ma di ritenere che possa essere stato un tifoso avversario, forse arrabbiato per il suo trasferimento all'Inter e per i buoni risultati della squadra in campionato. Nella busta c’era anche una cartuccia calibro 8.

La missiva scritta a penna in un buon italiano

La lettera arrivata negli uffici milanesi dell'Inter, un messaggio scritto a penna in un buon italiano, non preoccupa eccessivamente l'allenatore e nemmeno gli investigatori. Le informazioni sulla vita di Conte e dei suoi cari , infatti, sono tutte facilmente reperibili online e il responsabile, o i responsabili, non necessariamente sono persone vicine a lui. L'ipotesi più probabile resta quella di un mitomane, non legato ad alcun gruppo o tifoseria organizzata.

Attivata la vigilanza generica radiocollegata

Per Conte la prefettura ha attivato la "vigilanza generica radiocollegata", con controlli più frequenti da parte delle forze dell'ordine nei luoghi sensibili.  Dopo che la notizia delle minacce a Conte è trapelata sui giornali la scorsa settimana, l'Inter ha precisato in una nota che l'allenatore "non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia. È stato il club a ricevere una lettera e, come da prassi in questo genere di situazioni, ha provveduto a rivolgersi alle autorità competenti".

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