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San Donato Milanese, controlli in un panificio: 7 lavoratori in “nero” e scarse condizioni igieniche

In un panificio di San Donato Milanese, alle porte di Milano, sono stati scoperti sette lavoratori in nero. Quattro di loro, sprovvisti di regolare permesso di soggiorno, sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, mentre il titolare ha ricevuto un’altra denuncia, per favoreggiamento e utilizzo di manodopera clandestina. Dal controllo sono emerse anche carenze a livello igienico sanitario: avvisata l’Ats.
A cura di Luca Giovannoni
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(immagini di repertorio)
(immagini di repertorio)

La guardia di finanza della compagnia di Melegnano ha riscontrato alcune anomalie nel corso di un controllo presso un panificio di San Donato Milanese. Le fiamme gialle nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nel locale alle prime ore della mattina, rilevando la presenza di sette lavoratori irregolari, tra cui quattro sprovvisti di permesso di soggiorno. Il titolare è stato denunciato alla procura di Lodi per favoreggiamento e utilizzo di manodopera clandestina, mentre le quattro persone senza il permesso di soggiorno, per cui sono già state avviate le procedure di espulsione, sono state identificate e denunciate per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. La guardia di finanza ha costatato inoltre le carenti condizioni igienico sanitarie in cui versavano i locali all'interno del panificio. Per questa ragione è stata chiamata in causa anche l'Agenzia di tutela della salute di Milano, che svolgerà nuovi approfondimenti.

I controlli in una ditta di confezionamento biancheria

I finanzieri di Milano nel corso delle ultime settimane hanno eseguito anche altri controlli oltre a quello di San Donato Milanese. Le fiamme gialle della compagnia di Paderno Dugnano hanno svolto alcuni accertamenti presso una ditta specializzata in confezionamento di biancheria intima, dove sette lavoratrici sono state sorprese a lavorare senza un regolare contratto. A causa di questa infrazione la guardia di finanza ha contestato pesanti sanzioni amministrative, accompagnate dalla proposta di sospensione dell'attività imprenditoriale. In tutto, sommando le due operazioni, nel giro di poco tempo sono stati individuati 14 lavoratori pagati "in nero" operanti nell'hinterland milanese.

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