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Autista dà fuoco a un bus pieno di studenti

San Donato, bus incendiato: autista aveva premeditato tutto da giorni. Pm: gesto di lupo solitario

Ousseynou Sy aveva premeditato tutto da giorni: è quanto emerso dall’interrogatorio dell’uomo avvenuto poco fa davanti al pm Luca Poniz e al capo del pool antiterrorismo di Milano Alberto Nobili. Il gesto dell’autista 47enne sarebbe stato inquadrato come quello di un lupo solitario non legato però ad ambienti terroristici di matrice islamica.
A cura di Chiara Ammendola
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Foto di Marco Cella via Facebook
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Ousseynou Sy ha agito da solo e con premeditazione, il 47enne che ha dirottato e dato fuoco a un autobus pieno di studenti di una scuola media di Crema, non è legato all'Isis né ad altre organizzazioni terroristiche di matrice islamica. Il suo sarebbe dunque un gesto di un "lupo solitario" che però "non è inquadrabile per conoscenze investigative pregresse in nessun contesto radicalizzato o stragismo islamico". A spiegarlo è il capo del pool antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili, a capo delle indagini insieme con il pm Luca Poniz, che ha però spiegato come l'uomo avesse pronto un video che aveva registrato da far arrivare in Senegal: nel filmato avrebbe asserito di voler "punire l'Europa per le politiche a suo dire inaccettabili contro i migranti".

Il gesto di un lupo solitario: non è legato al terrorismo islamico

Parole che giungono al termine dell'interrogatorio dell'uomo che avrebbe spiegato di aver organizzato il tutto per far arrivare un messaggio, un gesto eclatante per dire agli africani di non venire più in Europa e punire l'Europa per le politiche a suo dire inaccettabili contro i migranti". Un gesto premeditato dunque che su ammissione dello stesso Sy sarebbe stato premeditato da giorni: "Se non fossero intervenuti i carabinieri, nessuno si sarebbe fatto male", avrebbe poi aggiunto l'autista interrogato in presenza del suo avvocato. Avrebbe poi spiegato l'intenzione di volersi dirigere a Linate per fuggire in aereo: ma secondo il pm, l'autobus era stato già cosparso di benzina prima dell'arrivo dei carabinieri e c'era un accendino, che però a dire dell'uomo era scarico.

L'avvocato dell'autista: la situazione gli è sfuggita di mano

Secondo l'avvocato di Sy, Davide Lucchini, l'uomo avrebbe ammesso di voler richiamare l'attenzione su quanto sta accadendo in Africa e sulle politiche migratorie dell'Italia ma la situazione gli sarebbe poi sfuggita di mano nel corso degli eventi: "Ha risposto a tutte le domande, voleva fare un gesto eclatante e l'intenzione non era affatto di fare del male a qualcuno", ha spiegato il legale dell'uomo al termine dell'interrogatorio durato un'ora e trenta circa. L'avvocato Lucchini ha poi parlato dei precedenti penali dell'uomo, tra i quali un'accusa di guida in stato di ebbrezza, che ha definito "di minimo conto".

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