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Salvini: “Inchieste sulle Rsa? Aspettiamo che pazienti e medici abbiano finito di morire”

Il capo politico della Lega, Matteo Salvini, ha parlato delle inchieste in corso nelle case di riposo della Lombardia a seguito dell’alto numero dei morti. “Penso che nessuno di questi dirigenti, medici e infermieri si aspettasse una medaglia”, ha detto il leader del Carroccio, “ma nemmeno attacchi quotidiani, inchieste e perquisizioni coi morti ancora in corsia”.
A cura di Filippo M. Capra
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Il capo politico della Lega, Matteo Salvini, ha parlato delle inchieste in corso nelle case di riposo della Lombardia a seguito dell'alto numero dei morti. "Penso che nessuno di questi dirigenti, medici e infermieri si aspettasse una medaglia", ha detto il leader del Carroccio, "ma nemmeno attacchi quotidiani, inchieste e perquisizioni coi morti ancora in corsia".

Salvini: Riaprire il 4 maggio grande segnale di concretezza

Salvini, nel corso del suo intervento a Rtl 102.5 di oggi, giovedì 16 aprile, ha suggerito di aspettare che l'epidemia sia finita e "che i pazienti e i medici abbiano finito di morire" prima di "mandare ispettori nelle case di riposo". Il segretario della Lega parla poi di problema di tutta Italia, prima di concentrarsi sulla proposta del presidente della Lombardia Attilio Fontana, eletto tra le fila del suo partito, di riaprire le attività produttiva dal prossimo 4 maggio. "È un grande segnale di concretezza e speranza per tutta Italia", ha detto Salvini, nonostante il governo del Premier Conte si sia dichiarato scettico in merito. Il leader della Lega ha poi chiosato parlando della crisi economica che sta colpendo, conseguentemente all'emergenza in corso, il Paese: "Una cosa è l'emergenza sanitaria, un'altra l'emergenza economica che ci dà tante preoccupazioni".

Sala: Fontana esegue gli ordini di Salvini

Le dichiarazioni dell'ex ministro dell'Interno arrivano nello stesso giorno in cui il sindaco di Milano Sala accusa la Regione Lombardia di star eseguendo i suoi ordini scegliendo di ripartire il 4 maggio, nonostante il parere contrario di diversi esperti e del governo di Roma. Beppe Sala ha fatto un breve excursus sulle volontà della Giunta presieduta da Fontana: "Settimana scorsa alla fine di una video conferenza con Regione Lombardia mi è stato detto che la situazione a Milano e molto preoccupante, mi hanno chiesto se era possibile dare una ulteriore stretta – ha detto nel suo consueto video messaggio ai cittadini -. Abbiamo ipotizzato con Atm addirittura la possibilità di chiudere il trasporto pubblico di superficie ma si è deciso di aspettare". La ricostruzione del sindaco milanese prosegue: "Siamo arrivati al weekend scorso, vi ricordate gli sguardi terrei nelle conferenze di commento dei numeri e l'allarme su Milano. La Lombardia che decide di non riaprire le librerie. Infine ieri l'annuncio della riapertura dal 4 di maggio. Cosa è successo ieri?", si è chiesto Sala. Che ha risposto: "La mia idea è che ieri mattina Salvini abbia detto ‘gli italiani sono stufi di stare in casa, riapriamo' e Regione Lombardia ha eseguito".

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