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Salvini contestato dai centri sociali: “Razzista di m…”. E lui risponde col dito medio

Giovedì mattina il leader della Lega ha visitato il condominio in via Crespi, a Milano, dove nessuno degli inquilini paga le spese condominiali. All’esterno c’è stata la contestazione di una ventina di antagonisti che ha accolto Salvini con slogan e insulti. Salvini ha risposto mostrando il dito medio dal finestrino dell’auto.
A cura di Francesco Loiacono
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Sopralluogo movimentato giovedì mattina per il leader della Lega Matteo Salvini, in visita in un condominio di via Pietro Crespi, in zona via Padova, a Milano. Il segretario del Carroccio è stato accolto all'interno del palazzo da uno striscione srotolato da alcuni consiglieri di zona, sul quale era scritto "via Padova è sempre antirazzista". La contestazione è poi proseguita anche all'esterno del palazzo, quando Salvini è uscito. Una ventina di esponenti di un centro sociale hanno atteso il segretario della Lega e lo hanno accolto con slogan e insulti, tra i quali "razzista di m…". La situazione si è fatta piuttosto tesa e Salvini è stato scortato dalla polizia e ha potuto raggiungere la sua auto. Una volta all'interno della vettura, il leader leghista non ha però resistito agli insulti dei manifestanti e ha mostrato loro il dito medio dal finestrino.

Nel palazzo nessuno paga le spese condominiali

Il sopralluogo di Salvini, accompagnato da alcuni militanti della Lega, ha interessato un palazzo in via Crespi al civico 10, già noto alle cronache in quanto nessuno all'interno dell'edificio paga le spese condominiali. Lo stabile è abitato soprattutto da immigrati, ai quali i proprietari, anche italiani, che hanno acquistato all'asta gli immobili hanno subaffittato gli appartamenti. Le morosità nei pagamenti hanno portato il condominio ad accumulare un debito di 300mila euro.

Granelli: "Alle provocazioni preferiamo presenza sul territorio"

Nella tarda serata di giovedì è arrivato il commento dell'assessore alla Sicurezza Marco Granelli al sopralluogo di Salvini: "Alle provocazioni urlate preferiamo una sobria e costante presenza sul territorio, senza bisogno di telecamere. Non ci piacciono e condanniamo i gesti e le parole violente ma scegliamo la via dei fatti. Negli ultimi sei mesi la polizia locale è intervenuta 30 volte in via Crespi anche in appartamenti privati dello stabile che oggi Salvini ha scelto come tappa della sua campagna elettorale – ha detto l'assessore -. C’è stato un arresto, diverse persone indagate, interventi per sovraffollamento di persone in alloggi con evidenti carenze igieniche. Il degrado del condominio di via Crespi è un'eredità dei 15 anni di governo del centrodestra, dovrebbe saperlo Salvini, c’era anche la Lega".

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