96 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Saluto romano durante corteo per Ramelli: Procura chiede processo per 28 estremisti di destra

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 estremisti di destra che hanno partecipato al corteo in ricordo di Sergio Ramelli lo scorso 29 aprile a Milano: sono accusati di apologia fascismo per la chiamata del “presente” e i saluti romani. La procura aveva aperto un fascicolo subito dopo la manifestazione non autorizzata durante la quale c’erano stati anche degli scontri con la polizia.
A cura di Chiara Ammendola
96 CONDIVISIONI
Immagine

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 estremisti di destra, accusati di apologia di fascismo per la chiamata del "presente" e i saluti romani, durante il corteo in ricordo di Sergio Ramelli, il giovane del Fronte della gioventù ucciso nel capoluogo lombardo nell'aprile del 1975 da esponenti di Avanguardia operaia. La manifestazione, non autorizzata, si è tenuta lo scorso 29 aprile, in via Paladini a Milano: tra i partecipanti numerosi esponenti di estrema destra, tra cui appartenenti a Casapound, Forza Nuova e Lealtà e azione. L'inchiesta è coordinata dal pm di Milano Enrico Pavone e dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili.

Il corteo non autorizzato dal Prefetto

Il fascicolo in procura era stato aperto il giorno dopo il corteo: manifestazione fascista e manifestazione non autorizzata le ipotesi di reato. Il prefetto di Milano Renato Saccone aveva infatti vietato all'estrema destra di ricordare Ramelli con un corteo, dando l'autorizzazione solo per un presidio statico in piazzale Susa. Ma l'intenzione delle forze di estrema destra – in testa CasaPound, Forza nuova e Lealtà e azioni, promotrici del corteo-fiaccolata – era chiara fin dall'inizio: sfilare lo stesso nonostante i divieti. A dare manforte alle organizzazioni di estrema destra era stato anche un appello di oltre 60 tra politici e parlamentari di partiti di destra (dalla Lega a Fratelli d'Italia) che avevano chiesto alle autorità di autorizzare il corteo. Durante il corteo una parte dei manifestanti che si era radunata in piazzale Susa si è improvvisamente diretta verso via Paladini, passando da viale Romagna, venendo così a contatto con il cordone della polizia.

Chiamata del presente e saluto romano

Ne erano seguite manganellate, cariche di alleggerimento e molta tensione: tre alla fine i feriti non gravi tra i manifestanti, di cui uno rimasto vittima a quanto pare di una caduta e di un attacco epilettico. Alla fine, forse anche grazie alla mediazione dei politici presenti con la questura, si è arrivati a un compromesso: i manifestanti di estrema destra hanno potuto sfilare verso via Paladini, senza fiaccole e a gruppi, raccogliendosi poi davanti alla targa in via Paladini e alla scritta "Ciao Sergio" che ricordano il luogo in cui venne ucciso il ragazzo 44 anni fa. Lì, come ogni anno, i manifestanti neofascisti (diverse centinaia) hanno partecipato al rito del presente: in risposta alla chiamata per il "camerata Sergio Ramelli" sono seguite centinaia di braccia tese nel saluto romano.

96 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views