Saluto romano al corteo per Sergio Ramelli, a processo 16 militanti di estrema destra
Come se non bastasse la tensione per il corteo del prossimo 29 aprile in memoria di Sergio Ramelli, dal tribunale di Milano arriva la decisione di processare per apologia del fascismo 16 militanti di estrema destra. Secondo il pubblico ministero Piero Basilone i 16, nel corteo dell'aprile 2013, fecero partire il saluto romano per onorare il giovane morto 40 anni fa, ed esposero striscioni e bandiere con la croce celtica. Il giudice per l'udienza preliminare Elisabetta Meyer li ha rinviati a giudizio, fissando il processo per il prossimo 26 maggio. In quella data si deciderà anche se processare o no altri 10 neofascisti, sempre per apologia del fascismo, questa volta in merito al corteo di commemorazione per Ramelli che si è svolto l'anno scorso, il 29 aprile. Anche in quell'occasione, come testimoniato da numerose foto e video, ci sono stati tantissimi saluti romani. Un gesto che la nostra legge proibisce e che pertanto è giusto processare. Ciò che lascia perplessi, però, sono i tempi: pronunciarsi a pochi giorni dal nuovo corteo, mentre in città già si registra un crescente clima di tensione – con la prefettura che ha segnato in rosso la data per le possibili tensioni tra corteo neofascista e quello antifascista – non sembra contribuire a svelenire il clima.
Tra gli imputati anche un cantante
Tra gli imputati che il 26 maggio compariranno davanti alla quinta sezione penale del tribunale di Milano ci sono diversi esponenti di Forza Nuova e Casapound, oltre al cantante Federico Goglio, in arte Skoll. Proprio quest'ultimo avrebbe invitato i partecipanti a fare il saluto romano dopo la deposizione dei fiori. Per Goglio e altri nove, sempre il 26 maggio, il gup Donatella Banci Buonamici deciderà il rinvio a giudizio per i fatti avvenuti nel 2014.