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Salone del Libro, Polacchi di CasaPound venerdì a processo per aggressione e insulti razzisti

L’esponente di CasaPound ed fondatore della casa editrice Altaforte vicina al movimento di estrema destra venerdì 10 maggio è attesto in tribunale a Milano dove si terrà l’udienza del processo che lo vede indagato per un’aggressione avvenuta nel giugno del 2017 ai danni di due ragazzi, picchiati con calci e pugni per aver difeso una persona insultata con frasi razziste.
A cura di Chiara Ammendola
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Non si placano le polemiche sulla presenza di Francesco Polacchi, editore di AltaForte, al Salone del Libro di Torino. Sono tanti infatti gli autori che hanno rifiutato l'invito a partecipare alla manifestazione a causa proprio della presenza della casa editrice vicina CasaPound. Esponente di CasaPound e dichiaratamente fascista, Polacchi il prossimo venerdì 10 maggio è chiamato a presenziare all'udienza che lo vede imputato per gli incidenti avvenuti il 29 giugno 2017 a Milano. Quel giorno Polacchi avrebbe aggredito due ragazzi rei di aver difeso una persona insultata con frasi razziste. Calci e pugni che hanno provocato alle due vittime spondilosi cervicali, trauma nasali e distorsione del collo, così come si legge nelle accuse.

Poco prima in quel caldo giovedì di giugno, l'esponente di primo piano di CasaPound aveva fatto irruzione all'interno dell’aula del consiglio comunale, protestando contro il sindaco Sala, coinvolto nell'indagine Expo, e chiedendone le dimissioni immediate. Poi, all'uscita, l'aggressione ai due ragazzi per la quale sarà giudicato nell'udienza di venerdì a Milano a meno che quest'ultima non venga rimandata a causa di un'astensione delle Camere penali per tre giorni così come annunciato in precedenza.

Polacchi potrà decidere di presenziare o di raggiungere Torino per partecipare al Salone del Libro dove è atteso con la sua il marchio editoriale che edita anche la rivista di CasaPound, il Primato Nazioanle. Un'attività imprenditoriale che si accompagna a quella della Pivert, brand di abbigliamento fondato dallo stesso Polacchi nel 2015 la cui diffusione è legata a doppio filo a quella del movimento di estrema destra. Già portavoce del Blocco Studentesco – organizzazione giovanile di CasaPound – Polacchi è da qualche anno di casa a Milano, dove si è trasferito diventando uno dei punti di riferimento in città: era in prima fila anche durante gli spintoni con la polizia al presidio in ricordo di Sergio Ramelli.

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