Sale slot, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sui limiti agli orari di apertura

Il Consiglio di Stato mette forse la parola fine sulla guerra tra Comune di Milano e sale slot. Dopo le limitazioni agli orari di apertura di queste ultime decise lo scorso ottobre da Palazzo Marino, molti esercizi commerciali avevano deciso di intraprendere la strada del ricorso al Tar. A novembre il tribunale amministrativo lombardo ne aveva già respinti quattro, ma sulla guerra alla ludopatia del Comune pesava, come una spada di Damocle, un altro ricorso del marzo 2013 accolto invece, in via provvisoria, dal Tar. Venerdì, su quel ricorso della società "Game Paradise" di viale Certosa, si è finalmente pronunciato il Consiglio di Stato, rigettando il ricorso e dando ragione al Comune di Milano: "La liberalizzazione delle attività commerciali e, più in generale, la libertà d’impresa non sono illimitate", si legge in un passaggio chiave della decisione, "ma possono essere conformate per tutelare valori costituzionali fondamentali quali la dignità e la salute della persona umana, l’ambiente, il paesaggio". Insomma, la lotta alla ludopatia e la tutela ella salute dei cittadini sono più importanti degli eventuali danni economici derivanti dalle limitazioni orarie.
Esulta il vicesindaco: "Milano, guida contro le ludopatie"
“Milano si conferma guida a livello nazionale nella lotta alle ludopatie. Non ci può essere altra soddisfazione per un amministratore se non il ripetuto riconoscimento del buon governo operato nell’interesse dei cittadini”, ha commentato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, dopo la decisione del Consiglio di Stato. la DE Cesaris ha poi sottolineato come, per i giudici della quinta sezione del tribunale amministrativo di secondo grado “Il Comune ha fatto buon governo dei principi elaborati, sulla questione controversa, dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e di questo Consiglio”.