Saldi invernali anticipati, in Lombardia si parte il 3 gennaio
Partirà con due giorni d'anticipo, il 3 gennaio 2015, la stagione dei saldi invernali in Lombardia. Lo ha annunciato l'assessore regionale al Commercio Mauro Parolini, del Nuovo Centrodestra. "La delibera che ufficializza la data di inizio saldi verrà presentata durante la seduta di Giunta venerdì prossimo – 19 dicembre, ndr – e consentirà agli operatori di iniziare eccezionalmente le vendite di fine stagione da sabato 3 gennaio, anziché al primo giorno feriale antecedente l'Epifania, che cadendo quest’anno nella giornata di lunedì 5 avrebbe privato gli esercenti delle potenzialità di vendita e di afflusso clienti propri del fine settimana", ha spiegato l'assessore in una nota. La decisione di Parolini è arrivata dopo l'allarme lanciato da Federdistribuzione. La federazione aveva infatti detto che partire dopo il fine settimana, storicamente il periodo più propizio per le svendite di stagione con quote fino al 20 per cento delle intere volume di affari, avrebbe potuto generare una perdita di 600 milioni di euro.
Saldi: ecco tutte le regole per i negozianti
Parolini ha spiegato che la scelta di anticipare le svendite invernali è stata presa "per confermare la nostra vicinanza e per sostenere il comparto in questo momento di preoccupante contrazione dei consumi". La stessa decisione riguarderà anche tutte le altre Regioni che, con propri atti, vorranno anticipare i saldi, al fine di "mantenere l'unicità della data di inizio su tutto il territorio nazionale" e non fare una sorta di concorrenza sleale. L'assessore, ricordando che "i saldi devono costituire una sana opportunità per il rilancio della domanda, senza che questo incida negativamente nel rapporto tra esercente e acquirente, che deve essere improntato al rispetto del quadro normativo attualmente in vigore", ha poi ribadito le regole per le svendite: "I commercianti hanno l'obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso applicato (è invece facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso); i prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale e, se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli; se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiederne la sostituzione o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare". Tutte le normative sono comunque consultabili sul portale della Regione.