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Saldi estivi 2018 Milano e Lombardia: data di inizio il 7 luglio

A Milano e in Lombardia i saldi estivi partiranno sabato 7 luglio e termineranno il 2 settembre. Sul sito della Regione Lombardia sono riportati tutti gli obblighi per i commercianti: indicare chiaramente il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso e fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati.
A cura di Redazione Milano
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L'estate è ormai alle porte e per tutti gli shopping addicted si avvicina uno dei momenti più attesi dell'anno: l'inizio dei saldi estivi. La materia in Lombardia è regolata dalla delibera di giunta IX/2667 del 14 dicembre 2011, che stabilisce come data di inizio per i saldi estivi il primo sabato del mese di luglio. Quest'anno non farà eccezione: i saldi estivi 2018 a Milano e in Lombardia inizieranno dunque sabato 7 luglio. La durata massima delle svendite, per legge, è di sessanta giorni. Motivo per cui in Lombardia i saldi estivi termineranno il 2 settembre.

Fino al 6 giugno i negozi lombardi hanno potuto dare pubblicità alle vendite promozionali effettuate, con le modalità ritenute più opportune. A partire dal 7 giugno, cioè 30 giorni prima dell'inizio dei saldi, è scattato il divieto di effettuare le vendite promozionali, come previsto dall'articolo 116, comma 2 della legge regionale n. 6 del 2010, conosciuta come "Testo unico delle leggi in materia di commercio e fiere". Dalla Regione arrivano anche gli obblighi a cui i commercianti devono attenersi per informare e tutelare i consumatori: i negozianti devono obbligatoriamente esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. Possono invece scegliere se indicare il prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. L’operatore commerciale deve inoltre fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie, sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli messi in vendita a prezzo normale. A tutti gli acquirenti si ricorda di conservare lo scontrino: se il prodotto acquistato risulta difettoso, infatti, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato proprio dietro presentazione dello scontrino.

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