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Sala trafitto dalla frecce: polemiche per il fotomontaggio del consigliere leghista Bastoni

Bufera sul consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni che sulla propria pagina Facebook ha postato un fotomontaggio del sindaco di Milano Beppe Sala trafitto da alcune frecce: “Chi di voi è di Milano scagli la prima freccia”, la didascalia del post pubblicato proprio il giorno del passaggio delle Frecce Tricolori sul capoluogo lombardo. Insorge il Pd: “È una foto intollerabile e incivile nei confronti del sindaco e della città”
A cura di Chiara Ammendola
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Il sindaco di Milano Beppe Sala trafitto dalle frecce, non quelle tricolore ma delle vere e proprie frecce, verosimilmente scagliate da un arco: è questo il fotomontaggio apparso sulla pagina del consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni che nel post condiviso lunedì 25 maggio ha scritto "Chi di voi è di Milano scagli la prima freccia". La foto scelta e poi modificata è quella che il primo cittadino di Milano ha postato sui propri canali social in cui viene ritratto sul Duomo della città al passaggio delle Frecce Tricolori, un'immagine di per sé molto iconica.

Il Pd insorge: foto inaccettabile e incivile nei confronti del sindaco

La versione photoshoppata però non è stata amata come la sua versione originale e sono stati in molti a rispondere in tono critico accusando il consigliere di aver fatto un'azione di cattivo gusto. La reazione però non è giunta solo dagli utenti e dai cittidini di Milano ma anche dal mondo politico: Barbara Pollastrini, deputata milanese del Partito democratico, ha decritto la foto come "inaccettabile" chiedendo ai vertici della Lega, dal leader Matteo Salvini al presidente della Lombardia Attilio Fontana di pretendere la rimozione immediata del post e le pubbliche scuse del consigliere: "È una foto incivile nei confronti del sindaco di Milano e dello spirito di questa città".

Bastoni: Sala icona gay e protettore di vigili urbani

"Comprendo che l’ironia sull'ennesima immagine social del Sindaco scateni la rabbia frustrata di qualche consigliere comunale del Pd. Ma in fondo se Beppe Sala si rifiuta di fare lo sceriffo, parole sue, in merito al rispetto dell’ordinanza anticovid19 non ci si può aspettare che una bella fetta di milanesi non si trasformi in pellerossa con tanto di arco e frecce per trafiggerlo metaforicamente per i suoi grossolani errori – la risposta di Max Bastoni – in fondo avrei potuto trasformarlo in un novello San Sebastiano, icona gay e protettore di vigili urbani. Quest'ultimi i grandi assenti dell'emergenza Coronavirus, tenuti a casa dal proprio da Beppe Sala. Prendo appunti, dalle scomposte critiche del Pd, per il prossimo post".

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