Sala: “A Milano in media 143 tamponi positivi al giorno, ma è solo la punta dell’iceberg”
A Milano ci sono in media 143 nuovi contagi al giorno, ma questa è solo la punta dell'iceberg e nessuno sa davvero cosa accadrà con la riapertura delle attività produttive. Il messaggio ai cittadini del sindaco Giuseppe Sala a poche ore dall'inizio della "fase due" dell'emergenza coronavirus suona come un avvertimento. "Siamo vicini a una prima riapertura, necessaria e sostanziata da un giudizio della sanità che ci dice che a oggi la situazione è sufficientemente sotto controllo – ha detto Sala in video su Facebook -. Molti di voi mi chiedono cosa succederà. Non lo so".
Milano, Sala: Monitoriamo i contagi, nessuno sa cosa succederà nella fase due
Con la riapertura di molti uffici, impianti produttivi e attività commerciali l'epidemia rischia di ripartire. "Molto dipenderà dai nostri comportamenti", ha ricordato il primo cittadino di Milano. "Cercherò di misurare con attenzione un'eventuale ripresa della crescita dei contagi", ha aggiunto. Ma come dovrebbe avvenire questo monitoraggio? Il capoluogo lombardo e il suo hinterland sono resta al momento il territorio più colpito dai nuovi casi di covid-19. Stando al bollettino di venerdì 1 maggio i casi accertati sono arrivati a 19.701, in aumento di 364 solo nelle ultime ventiquattro ore, di cui 8.335 in città (più 177 in un giorno).
Su mille tamponi al giorno in media 143 positivi, ma è solo la punta dell'iceberg
I contagi sono figli dei tamponi che vengono fatti. A Milano città ne vengono eseguiti circa mille ogni giorno, non di più. Questi mille portano un numero di contagi che misurato nelle media degli ultimi 14 giorni portano a un numero pari a 143 al giorno. Questa è la base di partenza. La domanda che mi faccio e che sto cercando di rivolgere al sistema sanitario lombardo, ma non ho una risposta compiuta, è: quando comincerò eventualmente a preoccuparmi? Quando vedo un trend salire costante per tre o cinque giorni? Quando vedo un livello doppio? Non c'è una formula matematica, sapendo che questi contagi sono la punta dell'iceberg come ha dichiarato due giorni fa l'Istituto superiore di sanità, e l'iceberg sotto è molto più ampio".