Sacrestano originario del Burundi aggredito per il colore della sua pelle: denunciato l’aggressore

Una denuncia per minacce e lesioni aggravate dalla discriminazione razziale. E un avviso orale, ossia l'invito a mantenere un comportamento corretto per non incorrere in più gravi provvedimenti. Queste le decisioni prese nei confronti dell'uomo che, lo scorso 18 agosto, ha aggredito e insultato Deodatus Nduwimana per il colore della sua pelle. Deodatus, originario del Burundi ma da oltre 20 anni in Italia e da diversi cittadino italiano, è da decenni il sacrestano della parrocchia di Santa Maria Assunta a Gallarate, nel Varesotto. Proprio davanti alla chiesa è stato aggredito dall'uomo, un nullafacente pregiudicato che da tempo gravitava in piazza Libertà e che già in altre occasioni aveva rivolto insulti razzisti a Deodatus "perché nero". Lo scorso 18 agosto alle parole erano seguiti i fatti: l'uomo aveva aggredito il sacrestano e lo aveva spinto facendolo cadere e procurandogli la lussazione di una spalla, con una prognosi di tre giorni.
L'aggressore dovrà cambiare in fretta condotta: rischia seri provvedimenti
Deodatus aveva raccontato a un quotidiano locale l'accaduto, preannunciando di volerlo denunciare perché iniziava a temere per la sua vita. Oltre alla denuncia però il questore vicario di Varese, Leopoldo Testa, ha emesso nei confronti dell'uomo, un 50enne con problemi legati all'abuso di alcol e droga e diversi episodi di violenza alle spalle, anche un avviso orale: l'uomo dovrà cambiare subito condotta per non rischiare di incappare in provvedimenti molto seri. E chissà soprattutto se si renderà conto della stupidità del suo gesto e se chiederà scusa al sacrestano insultato e aggredito.