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Rubava in casa dell’anziano in carrozzina che accudiva, incastrato dai video

Un 43enne filippino arrestato per furto aggravato: sottraeva ogni volta piccole somme all’anziano 89enne che accompagnava per alcune commissioni. A incastrarlo le telecamere installate nell’abitazione dell’anziano dal figlio, insospettito dai frequenti prelievi di denaro.
A cura di Francesco Loiacono
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Un filippino di 43 anni è stato arrestato per furto aggravato dagli agenti del commissariato Città studi di Milano. L'uomo da circa 10 mesi aiutava un signore di 89 anni sulla sedia a rotelle a sbrigare alcune commissioni: fare la spesa, comprare il giornale e anche prelevare contanti dal bancomat. Poi, però, una volta giunti nell'abitazione dell'anziano, in viale Gran Sasso, l'uomo sfilava alcune banconote dalla tasca di gilet o pantaloni, e ne rubava altre dalla cassaforte a muro di cui aveva imparato la combinazione. Un lavoro costante: ogni volta il filippino sottraeva una o due banconote da 50 euro, per una somma di 800 euro da fine ottobre a fine novembre, ma che secondo gli investigatori potrebbe essere anche più alta. A smascherare il filippino sono state alcune microtelecamere installate nell'abitazione dell'89enne da suo figlio, che vive nello stesso palazzo ma al piano superiore. Insospettito dai frequenti prelievi del padre, passato da una spesa mensile di circa 3500 euro ad un picco di 6000 euro, ha deciso di volerci vedere chiaro. Seduto nella sua abitazione ha così scoperto come il filippino, che godeva di piena fiducia in quanto figlio del portinaio dello stabile, approfittava dell'anziano padre sottraendogli i soldi, che servivano essenzialmente per pagare le due badanti che si prendono cura dell'uomo.

Il filippino ha patteggiato un anno e due mesi

Dopo la triste scoperta il filippino, che ha un regolare permesso di soggiorno e lavora per una ditta di import export, è stato denunciato alla polizia. Gli agenti del commissariato CIttà studi, coordinati dalla dirigente Anna Laruccia, lo hanno arrestato. Il 43enne ha patteggiato una condanna a un anno e due mesi, ottenendo i domiciliari in una struttura. Per lui si prospetta anche un processo per circonvenzione di incapace.

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