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Rubati i panettoni per finanziare la pizzeria dei ragazzi autistici: “Non ci hanno tolto il sorriso”

Furto nella notte dal box di Nico Acampora, fondatore del progetto PizzAut, la pizzeria che sarà gestita interamente da ragazzi autistici. Scomparsi i panettoni destinati alla vendita per la raccolta fondi. Acampora e la moglie si sono resi conto stamattina del furto, non capacitandosi del gesto, considerato come un “furto ai nostri ragazzi speciali”. Ma intanto, sui social, è già partita la gara di solidarietà: “Hanno lanciato l’iniziativa ‘Acquista un panettone che non c’è’ – svela Acampora a Fanpage.it -. Vogliono comprarlo pur sapendo che non gli arriverà mai”.
A cura di Filippo M. Capra
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Nico Acampora e i ragazzi di Pizzaut
Nico Acampora e i ragazzi di Pizzaut

"Buon Natale a chi ci ha derubato". Inizia così il post di denuncia di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, una pizzeria che sarà interamente gestita da ragazzi afflitti da autismo, che ieri notte è stato vittima del furto dei panettoni destinati alla vendita per la raccolta fondi. Acampora, che ieri sera era impegnato in una serata dove i suoi ragazzi hanno fatto la pizza a circa 150 invitati, tra cui anche la federazione degli arbitri di rugby italiana, è rientrato circa verso mezzanotte senza accorgersi di nulla. A rendersi conto del furto è stata la moglie che, una volta smontato il turno notturno in ospedale (è infermiera), non ha potuto fare altro che constatare la mancanza dei panettoni, molti dei quali già "promessi" a qualche acquirente. Fanpage.it ha contattato il fondatore di PizzAut per parlare della situazione.

Nico, che sentimenti ha dentro sé oggi?

Non me ne capacito. Sono panettoni e pandori destinati a coloro che li vogliono comprare per darci una mano col progetto PizzAut. È come se li avessero rubati ai nostri ragazzi. Spero solo che chi li ha presi possa mangiarli per sfamarsi, anche perché a rivenderli non ci si fa chissà quanti soldi. Per noi, però, il danno economico non è indifferente.

Come farete ora con le persone che ne avevano ordinato uno?

Dovremo contattarli e provvedere al rimborso, anche se dopo la notizia, su Facebook, la gente ha lanciato un'iniziativa per sostenerci: "Acquista un panettone che non c'è". È un'idea simpatica, vogliono comprarlo nonostante sappiano che non gli arriverà mai a casa. Li ringrazio di cuore.

Perché erano speciali questi panettoni? 

Al di là del fatto che la loro vendita ci aiutava per l'apertura di PizzAut, li avevamo fatti "su misura". La scatola in latta, una volta divorato il panettone, poteva essere riutilizzata in futuro, tanto da descrivere il prodotto come "bello fuori e buono dentro". Ed erano diversi dall'anno scorso, siamo alla seconda edizione di questa iniziativa.

Ieri i suoi ragazzi hanno preparato la pizza per 150 persone, come è andata?

Benissimo, è stata una grande serata. Ringrazio tutti per la partecipazione, sarà bellissimo replicarla ogni giorno quando apriremo il locale.

Avete già una data di inaugurazione?

Sì, il 2 aprile del prossimo anno. Non è una data a caso, bensì la giornata mondiale dell'autismo e noi vogliamo dare un segnale forte, anche in contrapposizione alla colorazione di blu (colore dell'autismo, ndr) di alcuni palazzi nelle grandi città. Gli edifici blu non aiutano, perché dal giorno seguente torneranno a mancare insegnanti di sostegno e gesti per venire incontro ai problemi di questi ragazzi. Noi invece apriamo per restare aperti e continuare a includere a dare a questi ragazzi una realtà che gli deve appartenere come appartiene agli altri.

Su Facebook, poi, la chiusura del suo pensiero: "Chi ha derubato PizzAut ci ha portato via anche un po' di ingenuità e di fiducia nell'umanità. Ma non ci hanno rubato il sorriso e la voglia di un mondo migliore".

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