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Rozzano, la bimba morta di meningite, non era vaccinata per il tipo C

La bimba di Rozzano morta giovedì a Bergamo non era vaccinata per il meningococco di tipo C. In questo caso la vaccinoterapia è raccomandata ma non obbligatoria, anche se la Lombardia la offre gratuitamente dalla nascita in tutti i Centri vaccinali regionali.
A cura di Redazione Milano
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"Il laboratorio del Policlinico di Milano ci ha appena comunicato che è stato un meningococco di tipo C a provocare la morte della bambina di 6 anni di Rozzano, deceduta giovedì all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era giunta qualche ora prima in condizioni già disperate. Un batterio contro il quale purtroppo la piccola non era stata vaccinata". Lo comunica l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, in merito al risultato delle analisi eseguite dal laboratorio del Policlinico di Milano sul liquor prelevato alla bambina morta all'ospedale bergamasco.

"Oltre ad aver sottoposto a profilassi antibiotica i compagni di classe della bambina e il personale, docente e no, entrato in contatto con lei – continua Gallera – offriremo una vaccinazione a tappeto, con corsia preferenziale, a tutti gli alunni che frequentano la scuola elementare di via Garofani di Rozzano, che non siano stati già vaccinati contro il meningococco di tipo C, e con la formula del co-pagamento anche a insegnanti e personale". L'antimeningococco di tipo C dal 2005 è offerto gratuitamente dalla nascita e tutti i Centri vaccinali della Lombardia da allora lo propongono anche ora, nonostante la legge sull'obbligatorietà voluta dal ministro Lorenzin lo abbia inserito tra quelli raccomandati e non obbligatori. "Approfitto dell'occasione – conclude Gallera – per tranquillizzare i genitori dei bambini che frequentano la scuola di via Garofani che tutte le misure previste dai protocolli sanitari sono state attivate, che il meningococco non sopravvive nell'ambiente e che l'attività didattica può proseguire".

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