Ritrovati i resti del cranio di Marilena Re: dall’orto spunta anche un grosso coltello
Ritrovati i frammenti ossei che apparterrebbero al cranio di Marilena Re, la 58enne di Castellanza (Varese), il cui corpo è stato ritrovato in un terreno di Garbagnate Milanese a due mesi dalla scomparsa. A confessare l'omicidio della donna il 65enne Vito Clericò. E proprio Clericò, che in un primo momento aveva detto solo dove trovare i resti del corpo ma non la testa di Marilena, indicando un orto nelle sue disponibilità.
Clericò intercettato durante i colloqui con i familiari
Sarebbe stato lo stesso Clericò a indicare involontariamente agli inquirenti dove scavare ancora. L'uomo infatti è stato intercettato durante un colloquio con dei familiari, rivelando il luogo esatto dove cercare in un'area campestre. In un primo momento l'uomo aveva raccontato di non ricordare in che cassonetto avesse gettato la testa. Sul posto gli esperti di antropologia forense, assieme ai carabinieri del comando provinciale di Varese che dirigono le indagini. Al vaglio della scientifica un grosso coltello da cucina, ritrovato nella stessa area, che potrebbe essere l'arma del delitto.
L'omicidio e la scomparsa di Marilena Re
Marilena Re è scomparsa il 30 luglio scorso. Da quel momento settimane di ipotesi, indagini, appelli, fino al fermo di Clericò avvenuto l'11 settembre con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Il giorno dopo i sospetti si fanno certezza con il ritrovamento del corpo della donna. Il movente dell'omicidio sarebbe nella richiesta di Marilena Re di una somma di denaro che anni fa aveva affidato a quello che considerava un suo amico e persona di fiducia, soldi che però il 65enne ora in carcere, aveva utilizzato non avendoli più nelle sue disponibilità.