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Rimosso il medico del Sacco che criticò la riforma della sanità voluta da Maroni

Marco Cicardi, 66enne medico dell’ospedale Sacco di Milano, è stato rimosso dall’incarico di direttore del Dipartimento di medicina per aver rilasciato un’intervista in cui criticava la riforma della Sanità voluta dal governatore Maroni. Cicardi è tornato ad essere un semplice primario. Il segretario Pd Lombardia Alfieri: “Rischia di essere un avvertimento per tutti”. Maroni: “Rispetto l’autonomia dei direttori generali”.
A cura di Francesco Loiacono
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Rimosso per aver criticato la riforma della Sanità voluta dal governatore lombardo Roberto Maroni. È quanto accaduto al 66enne Marco Cicardi, ex direttore del dipartimento di Medicina dell'ospedale Sacco di Milano, "punito" per aver rilasciato un'intervista al "Corriere della sera" nella quale si scagliava contro la riforma della Sanità varata nell'agosto del 2015 dal governatore Roberto Maroni. Una legge che nelle intenzioni di Maroni doveva garantire al malato maggiore assistenza al di fuori dell'ospedale, ma che nei fatti, a un anno dall'approvazione, lascia ancora scettici molti medici e operatori della sanità.

La "colpa" di Cicardi è stata quella di metterci la faccia e dare voce a questi dubbi. Per questo motivo il direttore generale del Sacco, Alessandro Visconti (nominato in quota Lega), lo ha difatti demansionato con una nota: "Marco Cicardi senza alcuna preventiva informativa e/o comunicazione alla Direzione generale, come previsto dal codice di comportamento aziendale, ha rilasciato, nella sua qualità di direttore del dipartimento di Medicina un’intervista esprimendo aspre critiche. La gravità del comportamento fa venire meno il rapporto fiduciario per la permanenza nell’incarico apicale".

Risultato: dal primo settembre Cicardi è tornato ad essere un semplice primario. Un danno di immagine, in termini di controllo e anche in termini economici, dal momento che percepirà uno stipendio inferiore di 15mila euro a quello che prendeva in precedenza.

Il governatore Maroni, interrogato a proposito di quanto successo, si è limitato ad affermare: "Io rispetto l’autonomia dei direttori generali. Altrimenti comanda sempre la politica, no?". Ma sulla rimozione di Cicardi arriva il duro commento del segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri: "Rischia di essere un avvertimento per tutti. In Regione Lombardia se un medico mette in dubbio la riforma sanitaria scatta subito la rimozione forzata". E sembra davvero difficile, in effetti, che adesso qualche altro medico decida di criticare apertamente la riforma voluta dal governatore.

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