video suggerito
video suggerito

Riforma della sanità, battaglia al Pirellone: oltre 20mila emendamenti e ordini del giorno

Inizia martedì 14 luglio nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia la discussione sulla riforma della sanità voluta dal governatore Maroni. Le opposizioni preannunciano battaglia: presentati oltre 20mila tra emendamenti e ordini del giorno. Maroni minaccia di convocare sedute per tutto agosto. Il M5S: “Sarà un Vietnam”.
A cura di Francesco Loiacono
44 CONDIVISIONI
Immagine

Si preannuncia una vera e propria battaglia nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia per la discussione della riforma della sanità targata Roberto Maroni. Con le opposizioni – ma non solo loro – da un lato, che hanno presentato oltre 20mila tra emendamenti e ordini del giorno. E dall'altro le "minacce" del governatore di convocare le sedute per tutto agosto – tranne forse a Ferragosto – per portare a casa una riforma voluta, ma molto contestata.

È la prima parte della proposta di legge, sulla governance del sistema sanitario, quella in discussione a partire da martedì 14 luglio. Per ora se ne parlerà al Pirellone in quattro sedute di fila, fino a mezzanotte. La riforma, di cui abbiamo dato più approfondito conto in altri articoli (qui e qui), prevede in sostanza il superamento delle 15 Asl attualmente esistenti e la loro trasformazione in 8 Agenzie per la tutela della salute (Ats), la trasformazione di 29 ospedali in 22 Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), l'accorpamento degli assessorati alla Sanità e alla Famiglia in un unico assessorato al Welfare che unisca Sanità e Famiglia, il riconoscimento ai privati di un ruolo sovrapponibile al pubblico e l'accorpamento di ospedali. Proprio su quest'ultimo punto si potrebbe consumare una battaglia interna alla maggioranza, tra Lega e Forza Italia: la prima – e Maroni con lei – ritiene che l'ospedale Buzzi vada accorpato con il Sacco, la seconda con il Fatebenefratelli. Motivo per cui anche Forza Italia conserva un emendamento specifico – su 7 totali – a firma del capogruppo Claudio Pedrazzini.

Le opposizioni annunciano: "Sarà un Vietnam"

Ma il vero scontro sarà con le opposizioni, che evocano addirittura termini come Vietnam per far capire quanto sono disposte a lottare. In totale Pd, Patto civico e Movimento 5 stelle hanno presentato oltre 2mila emendamenti e più di 18 mila ordini del giorno. Se fossero discussi tutti, considerando 5 minuti per ogni odg, servirebbero 1.546 ore.

"Ci hanno presentato un testo svuotato di contenuti, del tutto inadeguato e che lascia irrisolti i problemi. Faremo ostruzionismo fino a quando non avremo un confronto di merito che dia risposta alle esigenze dei lombardi", dicono Umberto Ambrosoli (Patto civico) ed Enrico Brambilla (Pd). E i 5 stelle Dario Violi e Paola Macchi annunciano: "È solo make up legislativo, si promette di cambiare tutto per non riformare nulla. L’aula sarà un Vietnam".

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views