Riforma della sanità, battaglia al Pirellone: oltre 20mila emendamenti e ordini del giorno

Si preannuncia una vera e propria battaglia nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia per la discussione della riforma della sanità targata Roberto Maroni. Con le opposizioni – ma non solo loro – da un lato, che hanno presentato oltre 20mila tra emendamenti e ordini del giorno. E dall'altro le "minacce" del governatore di convocare le sedute per tutto agosto – tranne forse a Ferragosto – per portare a casa una riforma voluta, ma molto contestata.
È la prima parte della proposta di legge, sulla governance del sistema sanitario, quella in discussione a partire da martedì 14 luglio. Per ora se ne parlerà al Pirellone in quattro sedute di fila, fino a mezzanotte. La riforma, di cui abbiamo dato più approfondito conto in altri articoli (qui e qui), prevede in sostanza il superamento delle 15 Asl attualmente esistenti e la loro trasformazione in 8 Agenzie per la tutela della salute (Ats), la trasformazione di 29 ospedali in 22 Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), l'accorpamento degli assessorati alla Sanità e alla Famiglia in un unico assessorato al Welfare che unisca Sanità e Famiglia, il riconoscimento ai privati di un ruolo sovrapponibile al pubblico e l'accorpamento di ospedali. Proprio su quest'ultimo punto si potrebbe consumare una battaglia interna alla maggioranza, tra Lega e Forza Italia: la prima – e Maroni con lei – ritiene che l'ospedale Buzzi vada accorpato con il Sacco, la seconda con il Fatebenefratelli. Motivo per cui anche Forza Italia conserva un emendamento specifico – su 7 totali – a firma del capogruppo Claudio Pedrazzini.
Le opposizioni annunciano: "Sarà un Vietnam"
Ma il vero scontro sarà con le opposizioni, che evocano addirittura termini come Vietnam per far capire quanto sono disposte a lottare. In totale Pd, Patto civico e Movimento 5 stelle hanno presentato oltre 2mila emendamenti e più di 18 mila ordini del giorno. Se fossero discussi tutti, considerando 5 minuti per ogni odg, servirebbero 1.546 ore.
"Ci hanno presentato un testo svuotato di contenuti, del tutto inadeguato e che lascia irrisolti i problemi. Faremo ostruzionismo fino a quando non avremo un confronto di merito che dia risposta alle esigenze dei lombardi", dicono Umberto Ambrosoli (Patto civico) ed Enrico Brambilla (Pd). E i 5 stelle Dario Violi e Paola Macchi annunciano: "È solo make up legislativo, si promette di cambiare tutto per non riformare nulla. L’aula sarà un Vietnam".