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Rifiuti pericolosi stoccati vicino al torrente Goldone (Mantova): denunciate 5 persone

Cinque persone sono state denunciate per gravi illeciti ambientali dalla guardia di finanza di Mantova. Sono i rappresentanti di due società che custodivano e gestivano in maniera illecita migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi: parte di questi erano stoccati senza alcuna autorizzazione vicino al torrente Goldone, affluente del fiume Mincio, col concreto rischio di contaminarne le acque. Sequestrati beni per 4 milioni di euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Circa 130mila tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi erano depositati in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in quanto vicina al torrente Goldone, affluente del Mincio. Lo ha scoperto la guardia di finanza di Mantova nell'operazione "End of waste", che ha portato alla denuncia di cinque persone, rappresentanti di due diverse società, e a un sequestro di beni per oltre quattro milioni di euro. Tutto è nato da un'ispezione effettuata nella primavere del 2016 in un'azienda di Rodigo (Mantova), attiva nel settore di produzione di manufatti in cemento. Lì i finanzieri hanno scoperto le tonnellate di rifiuti stoccate senza alcune autorizzazione, che venivano per giunta trasportati e utilizzati da una seconda azienda, operante nel settore dei rifiuti, che in questa maniera poteva eludere i controlli e le norme che regolano il settore realizzando così ingenti profitti.

Le verifiche dell'Arpa hanno dimostrato i concreti rischi ambientali

In un primo momento per i rappresentanti delle due società era scattata una denuncia per attività di gestione illecita di rifiuti, realizzazione di discarica non autorizzata e reati edilizi. Le verifiche e i campionamenti effettuati sull'area, nel frattempo sequestrata, hanno però dimostrato il pericolo concreto e attuale di contaminazione delle acque sotterranee. Si è scoperto inoltre che i rifiuti erano stati interrati e utilizzati per riempire un piccolo laghetto. Da qui la contestazione dei nuovi ecoreati di inquinamento ambientale e di omessa bonifica, per cui è stata accertata anche la responsabilità amministrativa delle due società coinvolte, accusate di aver omesso di adottare modelli organizzativi idonei a impedire gli illeciti ambientali. La procura di Mantova ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il sequestro preventivo dei profitti illeciti realizzati dalle due società: 150mila euro per quanto riguarda l'azienda che custodiva i rifiuti e 4 milioni e 370 mila euro per quanto riguarda quella che operava nel settore rifiuti, e dal 2011 li ha gestiti in maniera illecita, con grave rischio ambientale per le acque del torrente Goldone.

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