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Covid 19

Ricoverata in terapia intensiva dopo il parto: Mariangela riabbraccia la piccola Emilia

Subito dopo il parto eseguito d’urgenza, mamma e figlia erano state separate. Mariangela, 34 anni, era positiva al coronavirus e ricoverata in terapia intensiva con una grave polmonite. Il papà, Paolo, 43 anni, era a casa in quarantena. Così la piccola Emilia per le prime settimane di vita è stata “adottata” dalle ostetriche e dai medici degli Spedali Civili di Brescia. Ma tutto è andato bene: la donna è guarita e la famiglia si è finalmente riunita.
A cura di Redazione Milano
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Una gravidanza serena, che sarebbe dovuta terminare il 23 marzo, trasformata improvvisamente in una storia di coraggio, speranza e lotta per la vita. Una storia ambientata a Brescia nel pieno dell'emergenza coronavirus, che vede protagoniste Emilia, una bimba venuta alla luce il 16 marzo, e sua mamma Mariangela , colpita da una grave polmonite da covid-19, e intubata subito dopo il parto.

La storia di Mariangela ed Emilia, separate dopo il parto per il coronavirus

Per quasi un mese Mariangela Cuter, 34 anni,  rimane ricoverata in condizioni serie e non può allattare, cullare e stringere la sua bambina. Intanto il papà, Paolo Rossi, 43 anni, era in isolamento a casa per il periodo di quarantena previsto. La piccola per le prime settimane di vita è stata affidata alle cure delle ostetriche dell'ospedale, che l'hanno temporaneamente "adottata". Settimane infinite per i neo genitori, tra paura e speranza, ma alla fine è andato tutto per il meglio. Diciotto giorni dopo la nascita della bimba il tampone di Mariangela è risultato negativo e la famiglia è tornata a riunirsi.

La mamma era in terapia intensiva, il padre in isolamento

"Il 13 mi sono presentata alla Poliambulanza di Brescia: i ginecologi erano preoccupati, la febbre era salita troppo, la radiografia evidenziava una polmonite severa, nelle mie condizioni era tutto molto rischioso. Quando il tampone è risultato positivo, sono stata trasferita al Civile. Era il 15 marzo, e per il giorno dopo è stato programmato un parto cesareo d’urgenza", ha raccontato la donna in un'intervista all'Eco di Bergamo, "l'ho sentita piangere, l’ho vista da lontano, ma ero positiva e potenzialmente contagiosa: non ho potuto nemmeno accarezzarla". Ma ora che tutto è finito bene, il percorso di questa giovane famiglia può dare speranza a tanti che ancora stanno soffrendo per colpa del virtus. "È una bellissima storia di vita e d’amore. Leggetela, amici lombardi. Io mi sono commosso: è così che voglio augurarvi buona Pasqua", ha scritto il governatore lombardo, Attilio Fontana, commentando la vicenda. In provincia di Brescia sono oltre 10mila i contagiati e migliaia di morti per covid-19.

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