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Ricorso in Cassazione per Kabobo: la difesa chiede di ridurre i 20 anni di carcere

I legali di Adam Kabobo, il ghanese che l’11 maggio 2013 uccise a colpi di piccone tre passanti a Milano e ne ferì altri due, hanno presentato ricorso in Cassazione per chiedere di ridurre la pena di 20 anni di reclusione inflitta in primo e secondo grado per il triplice omicidio.
A cura di Francesco Loiacono
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I legali di Adam Kabobo, il ghanese che nel maggio 2013 uccise tre passanti a colpi di piccone a Niguarda, quartiere a nord di Milano, hanno presentato ricorso in Cassazione per ottenere uno sconto di pena. Kabobo è stato condannato a 20 anni di reclusione in primo grado, una sentenza poi confermata a gennaio dalla Corte d'assise d'appello. I giudici hanno riconosciuto all'immigrato ghanese – che quando uccise affermò di aver sentito delle voci che lo avrebbero esortato ad aggredire senza motivo alcuni passanti – un vizio parziale di mente. Non è mai stata accolta la tesi della difesa, che per il suo assistito ha sempre chiesto la totale incapacità di intendere e di volere.

Kabobo, oltre alla detenzione di 20 anni in carcere, deve scontare anche 3 anni in una casa di cura di cura una volta terminata la pena. Il ghanese è anche al centro di un altro processo per il tentato omicidio di altre due persone, anche loro vittime della furia di Kabobo in quel tragico 11 maggio di due anni fa: in primo grado la condanna per Kabobo è stata di 8 anni, più altri 3 in una casa di cura. Mercoledì l'ultima mossa della difesa di Kabobo, con il deposito del ricorso alla Suprema corte per chiedere uno sconto di pena e la concessione delle attenuanti generiche.

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