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Riaprire i Navigli? Per Maroni “idea affascinante”: ma servono 150 milioni

Lunedì mattina, in occasione della presentazione del libro “Riaprire i Navigli”, a cura dell’omonima associazione, il governatore della Lombardia Maroni e il vicesindaco di Milano De Cesaris sono tornati su una proposta suggestiva che sembra riscuotere sempre più successo tra i milanesi.
A cura di Francesco Loiacono
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Riaprire l'antica cerchia dei Navigli di Milano, per tornare a navigare nel cuore della città. "Un’idea affascinante e ambiziosa – secondo il governatore della Lombardia Roberto Maroni – anche perché secondo il progetto, la riapertura dei Navigli si realizzerebbe con finanziamento privato senza soldi pubblici". Alla presentazione del libro "Riaprire i Navigli", lunedì all'Urban center di Milano, il governatore della Lombardia è tornato a parlare di un'iniziativa che per molti milanesi sarebbe un vero e proprio sogno. "Sarebbe un’opportunità straordinaria per Milano che ritornerebbe così alla sua vera natura, che è l’acqua. Un progetto di grande fascino per il capoluogo e per tutta la Lombardia", ha spiegato Maroni, intervenuto all'Urban center insieme al vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris e al consigliere comunale Roberto Biscardini, che è anche il presidente dell'associazione "Riaprire i Navigli".

Necessari 150 milioni

Secondo Biscardini, per i lavori di ingegneria idraulica necessari alla riapertura dei Navigli servirebbero circa 150 milioni di euro. Soldi che potrebbero essere raccolti, in parte, grazie a una sottoscrizione popolare che il presidente dell'associazione vuole lanciare a tutti i milanesi, e che Maroni sarebbe propenso a estendere a tutti i lombardi. "La storia della Lombardia è una storia di acque – ha sottolineato Maroni, ricordando la sua prefazione al libro e citando Carlo Cattaneo, uno dei padri del Risorgimento lombardo -. La Lombardia è la prima regione d’Italia per estensione fluviale e coste navigabili". Il resto dei fondi andrebbe reperito in project financing.

De Cesaris: "Dal 2016 potrebbero esserci i primi interventi"

A dare qualche indicazione sulle tempistiche per un progetto ancora allo stadio embrionale è stato il vicesindaco De Cesaris: "Contiamo adesso di avere la seconda parte dello studio di fattibilità che ci darà anche degli elementi tecnici. Poi sulla base delle valutazioni economiche e dei bilanci del Comune si potrà capire come investire e in che modo partire – ha spiegato la De Cesaris -. Non è escluso che in futuro ci possano essere degli investimenti, anche attraverso proposte di project financing. Dal 2016 si potrebbero anche mettere in campo alcuni interventi, anche se prima bisognerà fare valutazioni fattive e anche economiche".

I Navigli: dalla nascita alla copertura

La cerchia interna dei Navigli di Milano fu costruita a partire dal XIIesimo secolo con intenti difensivi, divenendo poi un'importante via navigabile che favorì l'ascesa commerciale della città. Il sistema dei Navigli, ampliato e perfezionato nel Rinascimento anche grazie al genio di Leonardo da Vinci e al sistema delle conche, rimase in auge fino alla comparsa di mezzi di trasporto alternativi e più efficaci come il treno, il tram e soprattutto l'automobile. La fossa interna fu chiusa e ricoperta tra il 1929 e il 1930, sotto il fascismo, per esigenze sanitarie e di mobilità.

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