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Riapertura dei Navigli: nel nuovo progetto più alberi e una pista ciclabile a scomparsa

Si è conclusa la fase di ascolto di cittadini e associazioni in merito al progetto sulla riapertura dei Navigli di Milano. Tra le modifiche richieste, una pista ciclabile “a scomparsa” in via San Marco, più alberi e un maggior numero di ponti per l’attraversamento pedonale in via Melchiorre Gioia.
A cura di Redazione Milano
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Più verde con più alberi, un maggior numero di ponti per gli attraversamenti pedonali e più attenzione per le bici. Al termine degli incontri pubblici degli scorsi mesi, sono queste le correzioni richieste maggiormente dai cittadini al progetto per la riapertura di alcune tratte dei Navigli interni di Milano, il "sogno" del sindaco Beppe Sala che potrebbe diventare realtà nei prossimi anni. A tirare le somme del percorso di ascolto partecipativo promosso dal Comune è il "Corriere della sera", che ha evidenziato le principali modifiche al progetto originario da 150 milioni di euro, che prevedeva già possibili modifiche per un dieci per cento dell'importo. La novità più suggestiva è senza dubbio una pista ciclabile a scomparsa, una sorta di passaggio a livello sull'acqua che dovrebbe garantire il passaggio esclusivo delle biiclette sotto il ponte delle Gabelle, in via San Marco. Il progetto è stato già realizzato dagli architetti Antonello Boatti e Marco Prusicki su richiesta della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta.

Tra le altre novità previste, la realizzazione di due ulteriori ponti rispetto a quelli previsti su via Melchiorre Gioia, per facilitare lo spostamento dei pedoni da una sponda all'altra del Naviglio e l'aggiunta di alberi, dove possibile, su tutte le altre tratte che saranno interessate dalla riapertura. In totale, la prima fase dei lavori prevede la riapertura di circa 2 chilometri di Navigli, nelle seguenti tratte: via Melchiorre Gioia, Conca dell’Incoronata,via Francesco Sforza, piazza Vetra e via Molino delle Armi e Conca di Viarenna. Solo in una seconda fase si procederà con la riapertura completa del canale navigabile, una via di comunicazione lunga 7,7 chilometri che creerà itinerari navigabili e ciclabili tra i fiumi Ticino e Adda.

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