Recensioni offensive su un ristorante di Milano su Tripadvisor: indagati per diffamazione
Dopo il caso della milanese di 37 anni denunciata per diffamazione per una recensione falsa sul sito Tripadvisor, un episodio analogo potrebbe ora coinvolgere altri tre utenti – per ora anonimi – del noto portale che raccoglie pareri su locali e ristoranti. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandra Clemente ha infatti dato ordine alla Procura di proseguire le indagini in merito a una denuncia per diffamazione a carico di ignoti presentata dal titolare di un noto ristorante milanese in zona Stazione Centrale – Repubblica. L'uomo, attraverso il suo legale Gabriele Minniti, aveva presentato querela ritenendo i giudizi di tre utenti – Sandrocan 2014, Bendettamarty e Desantisio i loro nickname – "post falsi, con evidenti intenti diffamatori, scritti solo per screditare il ristorante", in quanto tra l'altro postati da "persone che si erano iscritte lo stesso giorno solo per fare quei commenti".
I giudizi ritenuti diffamatori
Cosa avevano scritto i tre? Il primo, Sandrocan, aveva scritto testualmente circa un anno fa su Tripadvisor: "Il pane vecchio… Cameriera da balera, ho preso una frittura di paranze… che fosse stata della Findus sarebbe stata decisamente più buona. Zoccolette e calciatori. Insomma, un posto infimo". Pochi giorno dopo Benedettamarty aveva rincarato la dose: "Nonostante appaia tra i più in auge e cool in questo periodo è da sconsigliare vivamente, a meno che non siate uomini di una certa età con un buon portafoglio alla ricerca di accompagnatrici di alto bordo". Un concetto espresso anche dal commento più recente, quello di tale Desantisio: "Clientela è tutta fuffa, rolex ed escort".
La Procura aveva chiesto l'archiviazione
Dopo la segnalazione del ristoratore al portale, Tripadvisor – non implicato in alcun modo nell'inchiesta – aveva rimosso alcuni dei commenti ritenendoli offensivi. La Procura, però, aveva chiesto l'archiviazione perché a detta del pubblico ministero chi aveva scritto quei commenti aveva solo "esercitato il proprio diritto di critica", nel rispetto dei requisiti della legittimità, rilevanza sociale e della continenza. Inoltre, a detta del pm, la situazione descritta era "obiettiva, concordemente riscontrata dalla maggior parte degli avventori".
L'avvocato Minniti ha impugnato la decisione del pm con un'articolata motivazione che è stata accolta dal gip, secondo cui le recensioni scritte dai tre utenti "hanno utilizzato espressioni chiaramente sopra le righe, inutilmente e gravemente offensive e diffamanti che si risolvono nella denigrazione del ristorante e del suo gestore in quanto tale". Vi è, inoltre, il sospetto che tutto questo "possa essere stato fatto ad arte". Da qui la decisione di far proseguire le indagini. E la necessità, per chiunque scriva una recensione su un locale, di stare più attento e attenersi strettamente al vero.