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Razzismo in scuola calcio a Milano, padre e figlio insultati: “Vi cacciamo dall’Italia, cinesi di..”

Un cittadino cinese e il figlio di 8 anni sarebbero stati insultati dal responsabile di una polisportiva calcistica alla periferia di Milano. Al culmine di una discussione nata per futili motivi, il responsabile avrebbe detto ai due: “Vi cacciamo dall’Italia, cinesi di m…”. Il padre del ragazzino ha sporto denuncia alla polizia.
A cura di Redazione Milano
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(Immagine di repertorio)
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Presunto episodio di razzismo in una scuola calcio di Milano. A denunciarlo un uomo di nazionalità cinese, che ha riferito agli agenti del commissariato di Lorenteggio di essere stato bersaglio di insulti razzisti da parte del responsabile di una squadra di calcio di una polisportiva la cui sede si trova alla periferia sud di Milano. "Cinesi di m…, vi cacciamo dall'Italia", sarebbe stata la frase incriminata, pronunciata dal responsabile al culmine di una lite tra lui e l'uomo per una futile questione: il mancato pagamento del biglietto di ingresso per assistere a una partita di calcio tra bambini.

La vicenda è avvenuta il 19 gennaio: indaga la polizia

La vicenda, raccontata dall'agenzia di stampa "Ansa", risale al 19 gennaio. In quella data il cittadino cinese, di professione ristoratore, aveva accompagnato il figlio di 8 anni, iscritto alla società, a un torneo calcistico a cui il bimbo doveva partecipare. Il padre non aveva inizialmente intenzione di fermarsi a vedere le partite: per questo motivo non avrebbe pagato il biglietto di ingresso del costo di 4 euro. Alla fine però l'uomo, convinto dal figlio, si è fermato ad assistere al torneo fino alla fine. Proprio al termine dell'evento sportivo, mentre si stava intrattenendo al bar con bambini e genitori, sarebbe stato affrontato a muso duro dal presidente della polisportiva che gli ha chiesto di pagare il ticket di ingresso. I toni si sono accesi ed è nata una discussione: il ristoratore, che ai poliziotti ha ammesso il mancato pagamento del biglietto, ha detto che lo avrebbe pagato solo dopo aver ottenuto la liberatoria per svincolare il figlioi dalla società sportiva. Ed è a quel punto un altro responsabile della polisportiva avrebbe pronunciato la frase offensiva e razzista verso l'uomo e suo figlio: "Anzi vi cacciamo proprio dall'Italia, cinesi di…".

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