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Rapinano una gioielleria in via Montenapoleone con asce, fermato un bandito

Il colpo lunedì sera a Milano: nel mirino dei malviventi la gioielleria Pisa di via Verri angolo Montenapoleone. I rapinatori hanno fatto irruzione e spaccato con asce e bastoni le vetrine, rubando gioielli e orologi. Preso uno della banda: è un 18enne moldavo.
A cura di Francesco Loiacono
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Rapina a colpi di asce e bastoni alla storica gioielleria Pisa di via Montenapoleone, a Milano. Lunedì pomeriggio, intorno alle 18.15, un gruppo di sei o sette o persone ha fatto irruzione all'interno del negozio, mentre erano presenti alcuni clienti e turisti. Tutti i componenti della banda, secondo i testimoni, erano armati di bastoni e addirittura di asce, con le quali hanno distrutto qualche vetrina e portato via gioielli e orologi, oggetti per i quali la gioielleria Pisa è rinomata. Del gruppo faceva parte anche una donna, che avrebbe aperto la strada agli altri. I componenti della banda sono molto probabilmente originari dell'est Europa: l'unico bloccato dalle volanti della polizia, infatti,  è un cittadino cittadino moldavo di 18 anni. È stato fermato in una via limitrofa a quella dove è situata la gioielleria – via Verri angolo Montenapoleone, pieno Quadrilatero della moda milanese – mentre tentava di scappare a bordo di una bicicletta.

Rapina con asce e bastoni in Montenapoleone

Dopo che la banda di malviventi ha fatto irruzione all'interno della gioelleria, i componenti del gruppo avrebbero fatto sdraiare a terra i clienti presenti sotto la minaccia di pistole. Poi, con le altri armi "insolite" hanno razziato il negozio. Non si conosce ancora l'entità del bottino. La gioielleria Pisa è finita altre volte nel mirino di rapinatori. Due, in particolare, i precedenti: nel 2008 alcuni malviventi effettuarono la cosiddetta "spaccata", irrompendo con un'auto, un'Alfa 164, all'interno della gioielleria. In quel caso però gli addetti riuscirono a dare l'allarme e i rapinatori se ne andarono a mani vuote. Andò meglio invece a quattro uomini, nel 2002: uno di loro riuscì ad entrare nel negozio, seguito subito da altri due complici, mentre un quarto rimase a fare da palo. Pistole in pugno, portarono via orologi delle più famose marche dal valore di circa 800mila euro.

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