Rapina a mano armata, arrestato il figlio del procuratore capo di Brescia Buonanno

Il figlio del procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno, Gianmarco, è stato arrestato per rapina a mano armata. È accusato di aver fatto parte di una banda entrata in azione in un supermercato di Zogno, nella Bergamasca, lo scorso 31 gennaio. L'arresto, effettuato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari, risale a sabato notte, anche se la notizia è stata resa nota solo ora. Gianmarco Buonanno, 32 anni, sarebbe stato rintracciato anche grazie all'auto, formalmente intestata al padre ma di fatto da anni usata dal ragazzo, nonché grazie ad alcuni video. Il 32enne, che durante la rapina avrebbe impugnato una mitraglietta, è stato bloccato nella sua abitazione e si trova adesso in carcere a Bergamo. Buonanno è il figlio più grande del procuratore capo di Brescia, che ha anche un altro figlio di 28 anni, che fu indagato per alcuni episodi di spaccio in cui erano coinvolti anche alcuni ultras dell'Atalanta. Il fratello maggiore avrebbe da tempo problemi di droga.
Il colpo da diecimila euro in un supermercato
Il colpo era stato messo a segno nella serata di mercoledì 31 gennaio nel supermercato Conad di Zogno. Tre malviventi, con il volto in parte coperto e armati di pistola e mitraglietta, avevano fatto irruzione nell'esercizio commerciale dirigendosi verso le tre casse ancora aperte e prendendo il denaro contenuto nelle stesse. Poi erano fuggiti, con un bottino di circa diecimila euro. La fuga di uno dei tre rapinatori è durata meno di 24 ore: i carabinieri lo hanno arrestato dopo essere risaliti a lui dalla sua auto, un'Audi impiegata nella rapina e immortalata dalle telecamere di sorveglianza. Dopo l'arresto del primo rapinatore, il 49enne Luigi Mazzocchi di Seriate, con precedenti specifici, i carabinieri hanno quindi stretto il cerchio attorno a uno dei complici, appunto il figlio del procuratore capo di Brescia. Il terzo complice è ancora in fuga.