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Ragazzo ucciso con un cacciavite in piazza Tirana: il questore chiude per 30 giorni il bar

Il “Bar tavola calda” in piazza Tirana, a Milano, resterà chiuso per 30 giorni a partire dalla mezzanotte di ieri. Lo ha deciso il questore di Milano, Marcello Cardona, dopo l’omicidio del giovane Roberto Farok Samir Halim, il 18enne ucciso lo scorso sabato con un cacciavite.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "Bar tavola calda" in piazza Tirana, a Milano, resterà chiuso per 30 giorni a partire dalla mezzanotte di ieri. Lo ha deciso il questore di Milano, Marcello Cardona, dopo l'omicidio del giovane Roberto Farok Samir Halim, il 18enne ucciso lo scorso sabato con un cacciavite. Proprio da una lite per futili motivi all'esterno dell'esercizio commerciale era scaturito l'omicidio: a uccidere il 18enne è stato il 52enne Mustapha El Gatnaoul, un cittadino marocchino irregolare sul territorio italiano con numerosi precedenti per spaccio e lesioni. Agli inquirenti ha detto di essersi difeso da un tentativo di aggressione da parte di quattro giovani, tra cui la stessa vittima. Ma altri avventori hanno raccontato una storia diversa: il 52enne avrebbe ucciso il giovane solo perché quest'ultimo gli aveva chiesto di non fumare.

Anche se tardiva, è arrivata adesso la decisione del questore, presa ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza. Già durante i controlli effettuati tra maggio e giugno i poliziotti avevano riscontrato l'abituale presenza di avventori con precedenti penali e di polizia. In passato, inoltre, il bar era già stato chiuso per 60 giorni per motivi analoghi. La gestione era diversa: ma evidentemente, poco è cambiato rispetto a quella attuale.

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