Ragazzo ucciso a colpi di pistola a Monza, arrestato un 33enne: regolamento di conti

Ha un nome e un volto il presunto assassino del ragazzo di 24 anni ucciso a Monza lo scorso 15 settembre. In manette è finito un 33enne, di nazionalità albanese e incensurato. Il presunto omicida è connazionale della vittima, che era stata freddata all'esterno di un locale nei pressi del capoluogo di provincia brianzolo, sulla Milano-Meda. A indirizzare gli inquirenti verso il 33enne è stato un amico della vittima, che era stato anche il primo a soccorrere il 24enne subito dopo la sparatoria.
L'agguato alle due del mattino: il 24enne era stato colpito da due proiettili
L'agguato era avvenuto attorno alle due del mattino. Il 24enne era in auto fuori da un locale notturno: improvvisamente era stato affiancato da un altro uomo a bordo di una vettura, che era sceso e aveva fatto fuoco. Due proiettili avevano raggiunto il 24enne al costato: il suo amico lo aveva trasportato all'ospedale di Desio, dove i medici però non erano riusciti a salvargli la vita.
L'omicidio maturato nell'ambito dello sfruttamento della prostituzione
Le indagini sul delitto sono state condotte dai carabinieri di Desio e dalla squadra mobile di Milano, coordinati dal pubblico ministero di Monza Rosario Ferracane. L'omicidio era circondato dal mistero, in quanto la vittima era incensurata. Lo è anche il presunto omicida, che però risultava coinvolto in alcune indagini condotte dalla squadra mobile milanese. Proprio a partire da queste tracce si è potuto ricostruire il movente dell'omicidio, che sarebbe da iscrivere nell'ambito dello sfruttamento della prostituzione nella zona di Como. Secondo quanto ricostruito, si sarebbe trattato di un regolamento di conti: segno che, forse, sia il 24enne sia il 33enne, pur essendo ancora incensurati, erano implicati in attività illecite.