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Ragazzo 28enne si impicca in un centro migranti a Milano: aveva fatto richiesta d’asilo

Un ragazzo angolano di 28 anni si è suicidato questa notte impiccandosi in un bagno del centro accoglienza di via Zoia, a Milano. Il corpo è stato scoperto all’alba dagli altri ospiti della struttura, sotto choc. Cordoglio degli operatori e dei servizi sociali del Comune.
A cura di Francesco Loiacono
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Si chiamava Antonio, aveva 28 anni ed era arrivato a Milano appena qualche settimana fa dal suo Paese, l'Angola, dopo un lungo e faticoso viaggio. Questa mattina il suo cadavere è stato trovato nel bagno del centro di accoglienza migranti di via Fratelli Zoia, a Milano. Antonio si è suicidato, impiccandosi probabilmente nella notte. A scoprire il corpo all'alba di oggi sono stati altri ospiti della struttura, che hanno subito dato l'allarme al personale. Sul posto sono intervenuti i soccorritori e una volante della polizia di Stato. Per Antonio non c'era però più niente da fare.

La tragedia ha suscitato sgomento negli operatori e negli altri ospiti del centro, cui la notizia della morte di Antonio è stata comunicata dallo psicologo della struttura, gestita dai Fratelli di San Francesco. Il Comune di Milano è intervenuto sulla vicenda con una nota ufficiale: "Gli operatori di via Fratelli Zoia e dei Servizi sociali del Comune esprimono grande dolore per la scomparsa di questo giovane che era giunto nella nostra città qualche settimana fa dopo un lungo viaggio e aveva appena avviato le procedure di richiesta di asilo".

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